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ZURIGOEspulsi per incitamento all'odio, la proposta che piace a tutti (o quasi)

27.02.24 - 16:37
La Commissione degli affari giuridici appoggia l'idea. Anche i Verdi sono pronti a sostenerla, ma ad alcune condizioni
Daniel Reinhardt/dpa
Fonte 20Minuten
Espulsi per incitamento all'odio, la proposta che piace a tutti (o quasi)
La Commissione degli affari giuridici appoggia l'idea. Anche i Verdi sono pronti a sostenerla, ma ad alcune condizioni

ZURIGO - Nella sua ultima riunione, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio Nazionale ha approvato una proposta che includerebbe le condanne per incitamento all'odio nell'elenco delle espulsioni obbligatorie dal Paese. In sostanza, gli stranieri che promuovono pubblicamente la discriminazione contro persone di una determinata razza, etnia, religione o orientamento sessuale, dovrebbero essere cacciati dal Paese.

L'iniziativa appoggiata dalla commissione non è stata proposta dall'UDC, nota per le sue posizioni restrittive nei confronti degli stranieri, bensì dal consigliere nazionale dei Verdi liberali Beat Flach.

Nell'UDC la «sorpresa» per l'offensiva dei Verdi liberali - Il fatto che la proposta sia arrivata dal Verdi liberali - normalmente non a sostegno di misure severe contro l'immigrazione - ha generato una «totale sorpresa» nella consigliera nazionale UDC Barbara Steinemann. Per Steinemann è notevole che si voglia modificare «l’attuale atteggiamento "laissez-faire"». «Un soggetto come il predicatore d’odio di Nidau, per esempio, avrebbe dovuto essere deportato molto tempo fa», ha spiegato a 20 Minuten.

Lo stesso Flach ha ammesso di aver partorito l'idea in seguito agli eventi degli ultimi mesi legati al conflitto in Medio Oriente. «Certe dichiarazioni antisemite mi hanno inorridito», ha sottolineato riferendosi, probabilmente, ad alcune dichiarazioni emerse durante le manifestazioni filo-palestinesi.

Per il verde liberale, attualmente, c’è uno squilibrio sulla gestione delle espulsioni in Svizzera: «Viene deportato chi commette furti con scasso, ma non chi promuove l'odio». Insomma, l'ok della Commissione degli affari giuridici vuole essere un primo passo per analizzare il tema. «Ulteriori approfondimento dovranno dimostrare se questa è la strada giusta».

I Verdi mostrano simpatia per la proposta - Mentre la maggioranza di centrodestra della Commissione ha accettato la proposta e il PS ha votato contro, i Verdi si sono astenuti dal voto. «Non siamo contrari», spiega il consigliere nazionale dei Verdi Raphaël Mahaim. Anche perché, aggiunge, attualmente si viene cacciati per reati altrettanto gravi o anche meno gravi, motivo per cui «non ha senso» ed è «inspiegabile» che tra questi non sia contemplato l’incitamento all’odio.

Il problema, tuttavia, è che l’iniziativa così com'è proposta stabilisce automaticamente l'espulsione laddove si viene condannati per incitamento all'odio. «E questo per noi è un po' eccessivo», spiega Mahaim.

Tanti stranieri vengono condannati per incitamento all’odio - I membri socialisti della commissione sono dunque stati gli unici ad opporsi all'iniziativa. «L'espulsione automatica dal Paese dovrebbe essere disposta solo in caso di reati gravi», spiega Min Li Marti. Come nel caso dei Verdi, la consigliera nazionale teme la deportazione anche nei casi minori. «Naturalmente consideriamo l’incitamento all’odio un problema serio e che deve essere punito di conseguenza. Ma la punizione deve essere proporzionata alla gravità del reato, così come per gli altri crimini».

Quante ulteriori espulsioni ci sarebbero in caso la proposta fosse applicata? Dando uno sguardo alle statistiche sulla criminalità, nel 2022 sono stati condannati per incitamento all’odio 74 adulti, di cui 19 stranieri. L’anno prima i numeri erano praticamente identici.

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