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In un rapporto di Wüest Partner sottolineata anche una diminuzione dell'immigrazione.
ZURIGO - L'immigrazione in aumento, che ha fatto della Svizzera il paese europeo con il tasso di crescita più elevato, porterà nei prossimi anni a toccare e superare la quota di 10 milioni di abitanti, anche se poi si assisterà a un rallentamento. Soglia contro la quale si è scagliato l'UDC che ha lanciato l'iniziativa ""No a una Svizzera da 10 milioni di abitanti", sottoposta a votazione popolare.
Numeri - Nel 2023 sono immigrate quasi 100mila persone. In aggiunta il numero di nuovi nati ha superato di 8.200 unità il numero di decessi. Tale crescita demografica sta aggravando la situazione di tensione sul mercato degli alloggi in affitto.
Previsione - La società di consulenza immobiliare di Zurigo prevede però un calo della crescita demografica. Mentre si prevede che altre 80mila persone si aggiungeranno alla popolazione nel 2024 «la cifra salirà ancora di 45mila unità nel 2040 e meno di 37mila nel 2050, in parte a causa del calo del tasso di natalità», afferma l'esperto Robert Weinert. Dal 2039 poi, il numero di decessi dovrebbe superare quello delle nascite. «È probabile che anche l'immigrazione diminuisca, poiché la popolazione dei principali Paesi di immigrazione, come Portogallo, Germania, Francia e Italia, sta invecchiando e la forza lavoro si sta riducendo», spiega Weinert.
Obittivo 10 milioni - Secondo le previsioni, i 10 milioni di abitanti della Svizzera potrebbero diventare una realtà entro il 2041. Entro il 2050, il Paese potrebbe toccare quota 10,3 milioni di abitanti. Laddove la popolazione cresce più velocemente, anche i prezzi degli immobili aumenteranno più rapidamente. «L'attività di costruzione di nuovi edifici e i tassi di interesse hanno l'influenza più forte sui prezzi. Ma anche la crescita demografica è importante», afferma Weinert. Secondo il rapporto, la crescita demografica più forte fino al 2030 è prevista nei cantoni di Friburgo, Argovia, Vaud, Turgovia e Zurigo. Nel Cantone di Neuchâtel, invece, si prevede un calo della popolazione. Si prevedono sviluppi negativi anche in diverse regioni dei Grigioni, del Ticino, del Giura e dell'Oberland bernese.
Famiglie - Secondo le previsioni di Wüest Partner, anche il numero di famiglie crescerà più rapidamente della popolazione. Ciò è dovuto all'aumento dei nuclei mono personali. I fattori trainanti sono l'aumento del numero di famiglie di pensionati e lo sviluppo del benessere. Tuttavia, il calo dei prezzi dovuto alla diminuzione della crescita demografica sarebbe tutt'altro che un segnale positivo per le regioni interessate. «La prosperità della Svizzera si basa sulla crescita economica - afferma Weinert - Per uno sviluppo positivo è quindi fondamentale fornire spazio abitativo e infrastrutture sufficienti».
