Dmitry Medvedev polemizza con la Svizzera che a giugno organizzerà una conferenza di pace senza invitare Mosca.
La conferenza di pace che avrà luogo tra il 15 e il 16 giugno al Bürgenstock, idilliaca località affacciata sul lago dei Quattro Cantoni, ha provocato qualche prurito a Mosca. Tra le 160 delegazioni che parteciperanno al summit in terra elvetica, infatti, non figura quella russa. «Grazie Paese del formaggio e degli orologi», ha ironizzato l'ex presidente e attuale vicesegretario del Consiglio di Sicurezza nazionale sul proprio profilo di "X".
Secondo Medvedev, infatti, il mancato invito alla conferenza di pace rappresenterà un «triplo vantaggio per Mosca». In primo luogo perché al summit vi sarà «l'ennesima prova del tracollo del cosiddetto piano di pace di quello stupido Zelensky», che tra l'altro Medvedev paragona (una volta di più) a Stephan Bandera, rilanciando l'ormai nota propaganda russa secondo la quale l'Ucraina sarebbe in mano ai nazisti.
Il secondo vantaggio per il Cremlino sarà che alla Conferenza di pace vi sarà «una prova visibile della completa impotenza delle attuali élite occidentali». Il terzo vantaggio citato dall'ex presidente è quello che il summit permetterà «alle forze russe di continuare a ripulire il territorio della Piccola Russia dai neonazisti senza interferenze o riguardo per le "iniziative di pace" di qualche idiota».
Un riferimento questo (nemmeno troppo velato) al Consigliere federale e responsabile del DFAE Ignazio Cassis che di fatto è stato il fautore dell'evento. Cassis che comunque, giusto ricordarlo, ha sempre asserito che «una soluzione al conflitto in corso non può prescindere dal coinvolgimento di Mosca».
What is Russia’s gain of the Swiss “peace conference”?
— Dmitry Medvedev (@MedvedevRussiaE) May 3, 2024
It’s actually threefold.
First, it will come as yet another proof of failure of the so-called peace plan by the halfwit zelensky. Besides that, it would be best if the bandera bastard visited it himself to confirm his lack…