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SVIZZERAI direttori cantonali della sanità dicono "no" alle iniziative sanitarie del PS e del Centro

24.05.24 - 13:28
Secondo la CDS «non risolvono i problemi dell'aumento dei costi e ledono l'autonomia cantonale»
Foto Deposit
Fonte ATS
I direttori cantonali della sanità dicono "no" alle iniziative sanitarie del PS e del Centro
Secondo la CDS «non risolvono i problemi dell'aumento dei costi e ledono l'autonomia cantonale»

SCIAFFUSA - Dalla Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) giunge un "no" alle due iniziative sanitarie che saranno sottoposte al voto il prossimo 9 giugno: non risolvono il problema dell'aumento dei costi e ledono l'autonomia cantonale.

In un comunicato pubblicato oggi, la CDS, che si è riunita in assemblea a Sciaffusa, non nasconde l'onere dei premi malattia per i cittadini: «Questo è un vero problema per molte famiglie e persone in Svizzera», afferma il presidente Lukas Engelberger citato nella nota. Tuttavia, le due proposte in votazione «non aiutano a risolvere la questione».

Concernente l'iniziativa del PS per premi meno onerosi, la CDS sottolinea come il sistema sanitario differisce da cantone a cantone. Di conseguenza, anche la riduzione dei premi varia in funzione del luogo. Se l'iniziativa venisse approvata, i Cantoni perderebbero però la loro autonomia in materia, senza contare i costi aggiuntivi dell'ordine di diversi miliardi di franchi all'anno. Detto ciò, la CDS sottolinea come i Cantoni abbiano fatto i compiti: dal 2012 al 2022 la spesa per la riduzione dei premi è passata da 1,8 a 2,5 miliardi di franchi.

Con l'iniziativa del Centro «Per un freno ai costi» sarà invece difficile assicurare a tutti «una buona e moderna assistenza sanitaria». La proposta di modifica costituzionale ignora il fatto che una parte dell'aumento dei costi è giustificata, in quanto è il risultato dell'invecchiamento della popolazione e dei progressi della tecnica medica. Inoltre, conclude la CDS, non specifica come la riduzione dei costi andrebbe effettuata.

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