Nel 2023 l'importo complessivo degli aiuti finanziari è stato di 583'000 franchi.
BERNA - Lo scorso anno il Servizio sociale dell'esercito (SSEs) ha versato a militari in difficoltà poco meno di 600'000 franchi, circa 100'000 in meno dell'anno precedente. Nel 2023 gli assistenti sociali in grigio verde sono stati però più sollecitati, emerge dal rapporto annuale dello SSEs, pubblicato oggi.
Le prestazioni del Servizio propriamente non concernono solo militari, ma anche militi della protezione civile e membri del Servizio della Croce Rossa nonché famigliari di queste persone, ad esempio in caso di decesso.
Nel 2023 l'importo complessivo degli aiuti finanziari è stato di 583'000 franchi, ossia 91'000 franchi in meno rispetto all'anno precedente. Complessivamente dal 1918, lo SSEs ha versato quasi 115 milioni di franchi.
Quasi il 20% (19,66%) dei costi coperti dal Servizio lo scorso anno hanno riguardato domiciliati nel canton Vaud. In Ticino e nei Grigioni sono finiti rispettivamente il 5,15% e il 2,74% dei fondi. Non vi sono state spese per militi di Appenzello Esterno, Uri e Zugo. La parte più sostanziosa degli aiuti (55%) è stata fornita a persone in assolvimento della scuola reclute che hanno riscontrato difficoltà in seguito al servizio militare, il 17% a pazienti militari e il 6% a parenti di militari deceduti.
Lo SSEs sostiene persone che incontrano difficoltà personali, professionali o familiari in seguito alle loro attività negli ambiti sopra menzionati. I mezzi finanziari per gli aiuti materiali provengono esclusivamente da sussidi versati da fondazioni e da donazioni. Il principale finanziatore è il Dono nazionale svizzero (DNS, gestito dalla fondazione Dono nazionale svizzero per i nostri soldati e le loro famiglie, nata alla fine del primo conflitto mondiale). Il DNS, regolarmente alimentato da collette, donazioni e rendite patrimoniali, è sottoposto al controllo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.
Complessivamente gli assistenti sociali - collaboratori civili e specialisti incorporati militarmente che prestano servizio nell'ambito dei corsi di ripetizione annuali - hanno ricevuto 2924 chiamate, contro 2626 l'anno precedente. Molte hanno richiesto solo assistenza, senza un contributo finanziario.