Geraldine Matchett occupa le poltrone più ambite: ABB, Nestlé e Swiss Re. Una presenza che suscita interesse.
BERNA - Non sono poi tante le donne in Svizzera nei Consigli di amministrazione di grandi aziende. Certo è che lei batte tutti. Perfino gli uomini. Geraldine Matchett, 52 anni, è il membro del consiglio d'amministrazione più influente della Svizzera. I suoi mandati fanno paura perfino ai colleghi maschili.
Matchett è presente nel consiglio di amministrazione del gruppo tecnologico ABB, della multinazionale alimentare Nestlé e della compagnia assicurativa Swiss Re. Tutte società che fanno parte dello SMI, il principale indice borsistico SMI, e sono tra le prime del settore a livello mondiale.
Di lei se ne sono occupati oggi i giornali Tamedia, i quali – con dati alla mano da parte dell’agenzia di reclutamento di dirigenti Schilling Partners – hanno visionati le poltrone potenti. Tra queste ci sono quelle di Christoph Mäder (è presente nei Consigli di amministrazione della Basilese, di Lonza, della Schindler e della Banca Nazionale Svizzera) e di Bernadette Koch (Postfinance, Mobimo, Posta Svizzera, Geberit), ma si tratta tuttavia di aziende molto più piccole rispetto a quelle in cui siede Geraldine Matchett.
La domanda che i giornali si sono posti è come abbia fatto la signora Matchett a raggiungere posizione di vertici in aziende così quotate. Geraldine Matchett possiede passaporti svizzeri, britannici e francesi e ha studiato geografia naturale e umana nel Regno Unito.
La sua carriera è stata lineare e l'ha portata a ricoprire posizioni operative di primo piano in importanti aziende. Il suo grande pregio è che dispone di una rete internazionale molto fitta, inoltre conosce perfettamente le strutture del consiglio di amministrazione svizzero e quindi è in grado di determinare anche la strategia di un'azienda.
Presso l'azienda ginevrina di analisi delle merci SGS, Geraldine Matchett è passata da controllore a responsabile delle finanze; ha inoltre ricoperto il ruolo di responsabile delle finanze presso il gigante chimico DSM, dove è stata anche co-CEO dal 2020.
Questo le ha dato anche la responsabilità delle vendite, che di solito è considerata un prerequisito per importanti mandati in consiglio di amministrazione. Dopo la fusione di DSM con il gruppo ginevrino di aromi e profumi Firmenich nel maggio 2023, Matchett si è dimessa e ha continuato la sua carriera come membro del consiglio di amministrazione. Insomma un profilo professionale nuovo per quanto riguarda le donne.
Per legge, il 30% dei posti nei consigli di amministrazione in Svizzera dovrà essere occupato da donne entro l'inizio del 2026. «La quota è già stata raggiunta», ha dichiarato il selezionatore di dirigenti Guido Schilling, che raccoglie annualmente questi dati. Un obiettivo che si scontra con la realtà: nel 2030 potrebbero esserci sono il 20% delle donne nei consigli di amministrazione. Perché? «In media le donne nelle alte cariche dirigenziali rimangono ai vertici solo per la metà del tempo rispetto agli uomini» ha spiegato Schilling.