Un’adolescente di Spreintenbach (AG) si è suicidata a fine agosto. Il giudice dei minori ha aperto un’inchiesta dopo la diffusione di nuove minacce tramite internet
AARAU - Un video particolarmente scioccante si sta diffondendo a macchia d’olio nei cellulari dei giovani svizzeri tedeschi. Nella registrazione si sente Adriana* - una ragazzina di Dietikon (ZH) - pronunciare parole al vetriolo. «Piccola p*****a, ti troveremo. Morirai come Sabrina». La minaccia online - come riferito dall’Aargauer Zeitung - nella giornata di ieri era già stata vista 8’500 volte e commentata da più di 100 persone. Al momento non è chiaro a chi sia rivolta, ma il nome Sabrina riporta alla mente una storia dolorosa che ha scosso il Canton Argovia nel mese di agosto.
Vittima di mobbing - La storia di una ragazzina argoviese di 13 anni che si era tolta la vita a Spreitenbach una quarantina di giorni fa. E Adriana e Sabrina - secondo la Schweiz am Sonntag - si conoscevano. Un’amica della suicida inizialmente non riusciva a capacitarsi del gesto compiuto dalla giovane. «Era una ragazza allegra e simpatica. Ci siamo chiesti tutti perché avesse deciso di togliersi la vita. Poi siamo venuti a conoscenza che era vittima di mobbing».
Gelosia - Le ricerche condotte da 20 Minuten mostrano una storia complicata e complessa. Secondo vari amici di Sabrina e Adriana, tutto era iniziato a causa della gelosia. «Sabrina si era innamorata di un ragazzo. Un amore che non era andato giù a Adriana, che aveva iniziato a minacciarla». Sabrina sarebbe stata vittima di mobbing per diverso tempo. Ma non è chiaro se questo sia stato il fattore scatenante che ha portato la tredicenne a suicidarsi.
Nuove minacce - I famigliari di Adriana spiegano che la giovane si è fatta ricoverare in clinica dopo la morte di Sabrina. «Si sentiva colpevole». La cosa più inquietante è che il video in cui la giovane minacciava un’altra ragazza è stato girato quando lei si trovava già in cura. Il giudice dei minori di Limattal / Albis conferma che è stata aperta un’inchiesta contro un’adolescente per minacce, senza fornire ulteriori informazioni.