La giovane, nonostante alcuni precedenti e un periodo di cura, ha fatto mobbing nei confronti di una conoscente attraverso video diffusi via social
ZURIGO - Il caso aveva sconvolto la Svizzera lo scorso anno: Sabrina*, 13enne di Spreitenbach, si è tolta la vita dopo mesi di bullismo su Instagram e Snapchat.
Dopo questa tragedia, sui social media era circolato un video in cui Adriana*, 17enne di Dietikon, guardava nella telecamera e minacciava un'altra ragazza di sua conoscenza: «Bene, piccola prostituta. Ti troveremo. Morirai come Sabrina».
Adriana è stata ora condannata penalmente per il video contenente le forti minacce. Come riporta la NZZ am Sonntag, non sono noti nello specifico i provvedimenti a suo riguardo.
Tutta colpa della gelosia - Adriana era stata accusata di bullismo via internet nei confronti di Sabrina. A quel tempo, alcuni coetanei delle due ragazze dicevano che tutto era cominciato per colpa della gelosia, in ambito sentimentale. «Sabrina si era innamorata di un ragazzo - avevano spiegato a 20 Minuten - un amore che non era andato giù ad Adriana, che aveva iniziato a minacciarla».
I comportamenti aggressivi nei confronti di Sabrina si sarebbero trascinati per molto tempo, ma dalla procura viene spiegato che «secondo i risultati della giustizia minorile, il tragico suicidio non può essere attribuito alle azioni della persona sanzionata».
Da carnefice a vittima - Dopo il suicidio di Sabrina, Adriana era stata portata in una clinica, per i forti sensi di colpa, come avevano spiegato i genitori. Nonostante questo, durante il suo periodo di cura, la 17enne aveva fatto il nuovo video. È questo il filmato per cui è stata condannata.
Il video si era presto diffuso via social, l’effetto è stato che Adriana è diventata a sua volta vittima di bullismo. Nei commenti al filmato è stato proposto di picchiarla, di farla morire di fame, le è stato suggerito anche di togliersi la vita.
* Nome di fantasia.