La proposta vale per la formazione complementare obbligatoria. Il promotore parla di soluzione «più ecologica e meno pericolosa»
BERNA - Imparare a guidare? Lo si potrebbe fare dentro un simulatore, perlomeno per quanto riguarda la formazione complementare obbligatoria che i neoconducenti devono seguire entro l'anno successivo al rilascio della licenza di condurre in prova. È quanto propone Glenn Gaillard, vicepresidente dell'Associazione svizzera dei maestri conducenti. Lo scrive oggi la SonntagsZeitung.
Si tratta di un corso di sette ore che pone i seguenti obiettivi: fare esperienza, riconoscere i pericoli, frenare in maniera corretta in ogni situazione, adottare un comportamento che promuova la sicurezza. E si svolge su piste chiuse. Il simulatore al posto dell'auto è una soluzione «più ecologica e meno pericolosa per i partecipanti» afferma il promotore Gaillard.
Nulla in contrario per l'Ufficio federale delle strade (USTRA) e le autorità del Canton Neuchâtel (dove si trova la scuola guida di Gaillard). Ma non ci sta l'Associazione dei servizi della circolazione (ASA), secondo cui un simulatore non permetterebbe di sostituire «l'esperienza fisica di guida e della frenata d'emergenza su una pista chiusa».