In febbraio la Camera d'appello ha respinto il ricorso di Kneubühl e confermato la decisione di prima istanza.
Nel 2010 aveva tenuto la città con il fiato sospeso per giorni. Si era trincerato in casa arrivando a sparare contro degli agenti.
BERNA - Peter Hans Kneubühl, il pensionato di Bienne (BE) che nel 2010 si era opposto allo sfratto con le armi, ha presentato ricorso al Tribunale federale (TF) contro la decisione di prorogare il suo internamento emanata dal Tribunale cantonale bernese.
In febbraio la Camera d'appello ha respinto il ricorso di Kneubühl e confermato la decisione di prima istanza. Il suo avvocato aveva già preannunciato allora che avrebbe portato il caso fino al Tribunale federale.
Kneubühl, soprannominato "il forsennato di Bienne", nel 2010 aveva tenuto la città con il fiato sospeso per giorni. La sua casa doveva essere messa all'asta pubblicamente, a seguito di una lunga disputa ereditaria con la sorella. Il giorno del previsto sfratto, l'8 settembre, Kneubühl si era trincerato in casa. I tentativi di contatto da parte delle autorità e della polizia sono caduti nel vuoto.
Nei giorni successivi, il pensionato aveva sparato diversi colpi d'arma da fuoco dall'abitazione e aveva ferito gravemente un poliziotto alla testa. Era poi riuscito a fuggire e, malgrado un imponente dispositivo, le forze dell'ordine non sono riuscite a rintracciarlo fino al 17 settembre.
Nel 2013 il Tribunale regionale di Bienne ha stabilito che l'uomo non era responsabile dei suoi atti e ha disposto un trattamento terapeutico stazionario in un istituto chiuso. Secondo una perizia psichiatrica, Kneubühl soffriva di gravi turbe deliranti al momento dei fatti e non poteva dunque rendersi conto del carattere illecito del suo agire. Il pensionato ha sempre rifiutato la terapia.