Il piccolo scomparso, le cui ricerche perduravano ormai da 15 giorni, aveva solo 9 anni.
E mentre si procede al test del DNA, i familiari sperano in una conferma che metta fine all'agonia.
BERNA - Stava cercando di recuperare una palla, il bambino di 9 anni inghiottito il 25 giugno dal fiume Zulg. Ora, dopo 15 giorni di ricerche, ieri sera la Polizia cantonale ha recuperato un corpo nel Wohlensee. Si presume che si tratti proprio del bambino scomparso. E la famiglia spera di poter uscire dall'agonia dell'attesa.
Vane le ricerche - Il bimbo era stato catturato dalla corrente dello Zulg, un affluente dell’Aare, a Steffisburg, mentre cercava di ripescare una palla finita in acqua. Nonostante una ricerca su larga scala - la famiglia è riuscita ad ottenere l’aiuto anche di alcuni privati tramite un appello sui social - il ragazzo non era stato trovato.
Ancora da identificare - Secondo quanto riferito oggi dalla Polizia cantonale bernese, la segnalazione della presenza di un corpo senza vita nel Wohlnesee, vicino a Hinterkappelen, canton Berna, è arrivata ieri sera intorno alle 18.30. I soccorritori hanno dunque potuto recuperare la salma. «Dovrebbe trattarsi del bambino caduto nello Zulg alla fine di giugno», afferma la portavoce della Polizia cantonale bernese Jolanda Egger, anche se il corpo al momento non è stato ancora formalmente identificato. «Tuttavia, ci sono indicazioni concrete che si tratti del bambino di 9 anni».
Famiglia in attesa - «I medici legali stanno attualmente effettuando un test del DNA per verificare che si tratti di mio cugino», afferma A. S. *, un parente dello scomparso, intervistato da 20 minuti. Lui stesso nelle ultime due settimane è stato all'Aare ogni giorno per cercare il piccolo. «Sarebbe un sollievo incredibile per noi se finalmente avessimo la certezza». La sua famiglia sta ancora male e tutti stanno soffrendo molto per la situazione attuale. Il risultato dell'analisi del DNA dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni.
*nome conosciuto alla redazione