Secondo la polizia ginevrina una 46enne avrebbe sparato al marito 31enne. Lei però nega.
I soccorsi sono arrivati troppo tardi e l'uomo è deceduto a causa delle gravi ferite.
GINEVRA - Qualche giorno fa, il 29 dicembre per l'esattezza, un uomo ha telefonato ai servizi d'emergenza della polizia ginevrina affermando di essere stato ferito da arma da fuoco. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, l'uomo colpito era ancora cosciente. In seguito, tuttavia, le sue condizioni sono peggiorate e l'uomo è deceduto.
Gli agenti intervenuti attorno alle 22.00 a Vernier, nel canton Ginevra, avevano trovato l'uomo a un centinaio di metri dalla sua abitazione. Ma nonostante i primi soccorsi prestati, il 31enne ha perso conoscenza e ha smesso di respirare. I paramedici nel frattempo arrivati hanno cercato di rianimare l'uomo, invano.
Nel corso della sua chiamata l'uomo ha però detto, esprimendosi con grande difficoltà, che era stata sua moglie a sparargli. Per questo la donna è stata presa in custodia. Nonostante il fermo, la moglie di 46 anni nega tuttavia di aver ucciso il marito. Per la donna, la presunzione di innocenza si applica quindi fino a quando non sarà completamente chiarito quanto successo.