Una dottoressa di Ibach, lo scorso anno, aveva somministrato dosi scadute a circa 200 persone.
Le iniezioni di richiamo sono state eseguite in gennaio all'Ospedale cantonale di Svitto.
SVITTO - Una quarantina di persone a cui l'anno scorso una dottoressa di Ibach (SZ) aveva somministrato un vaccino scaduto contro il Covid-19 sono ora di nuovo protette grazie a iniezioni successive. Lo studio del medico in questione rimane chiuso, riferisce oggi l'Ufficio cantonale della sanità e degli affari sociali.
Nel dicembre scorso la procura ha aperto un procedimento penale contro la dottoressa perché nel suo studio erano state somministrate dosi scadute di vaccino contro il virus SARS-CoV-2, presumibilmente durante diversi mesi. Alla donna era stato temporaneamente vietato di esercitare la professione. Le autorità avevano segnalato che l'iniezione di vaccini scaduti non avrebbe comportato effetti negativi sulla salute, ma che rimaneva la questione della loro efficacia.
In seguito si sono annunciate alle autorità 202 persone a cui la dottoressa aveva rilasciato un certificato Covid (197 di vaccinazione e 5 di guarigione). L'ufficio di sanità ha poi appurato insieme al produttore Moderna chi tra i vaccinati non avesse una protezione completa. A 46 persone è stato raccomandato di ricevere una dose di richiamo, precisa oggi lo stesso ufficio.
Le iniezioni di richiamo sono state eseguite in gennaio all'Ospedale cantonale di Svitto. Due persone con un test positivo non hanno richiesto la vaccinazione ulteriore e hanno ricevuto un certificato di guarigione.
L'ufficio ricorda ai pazienti della dottoressa che hanno il diritto di esigere la consegna delle loro cartelle. La richiesta va fatta per iscritto. Eventualmente si può prendere in considerazione un'azione legale.