Morirono ne 2017 nel lago di Bienne folgorate da una scarica elettrica nel tentativo di salvare un cane. Individuati i responsabili.
BERNA - Sono trascorsi cinque anni da quando due donne di 24 e 53 anni e un cane morirono fulminate da una scarica elettrica nel porticciolo di La Neuveville sul lago di Bienne. La notizia fece molto scalpore all'epoca. Nel tentativo di salvare un cane finito in acqua la 53enne entrò nel lago per recuperarlo, ma restò inspiegabilmente fulminata. Successivamente anche la ragazza più giovane cercò di prestare soccorso e una volta entrata in acqua iniziò a sentirsi male. Recuperata ancora in vita da alcuni passanti, fu trascinata sul molo dove morì pochi istanti dopo.
Oggi finalmente si è potuto capire cosa è realmente successo quel giorno. Le indagini sono arrivate alla conclusione che a determinare la morte delle due donne e del cane è stata una perdita di corrente, causata da un cavo elettrico danneggiato presso la recinzione del porto. La corrente veniva poi incanalata nel lago tramite una passerella. Le due donne entrando in contatto con l'acqua subirono una grave folgorazione che le portò alla morte. L'inchiesta ha pure determinato che il sistema di sicurezza dell'impianto elettrico si era rotto e dunque non si spense automaticamente.
Sulla base dell'indagine è stata rivolta l'accusa di omicidio colposo nei confronti di otto imputati presso il Tribunale regionale del Giura bernese a Moutier. Si tratta di persone che avevano installato l'impianto elettrico nella zona in cui è avvenuto l'incidente e di ex dipendenti del comune di La Neuveville. Sono accusati di aver modificato il sistema di sicurezza dell'impianto senza aver preso prima tutte le misure necessarie.
L'accusa di omicidio colposo è rivolta anche nei confronti di coloro che hanno effettuato i controlli sull'impianto elettrico dove si è verificato il problema. Sono accusati di non aver tenuto conto delle norme precauzionali e dei regolamenti in vigore. Un'ispezione adeguata avrebbe potuto rilevare eventuali problemi all'impianto elettrico o all'ampliamento effettuato nel 2016, che non rispettava le norme vigenti all'epoca. Tre degli otto imputati sono stati accusati anche di aver messo in pericolo la vita violando le regole di costruzioni. Il processo sarà celebrato davanti al Tribunale regionale del Giura bernese a Moutier.