Duecento le persone controllate, cinquanta quelle fermate
BASILEA - Un corteo (non autorizzato) di movimenti di femministe è finito con le cariche della Polizia e proiettili di gomma sparati sulla folla: è quello che è accaduto ieri sera a Basilea, dove una manifestazione nata in rete e denominata Giornata di lotta femminista ha avuto un triste epilogo in alcune piazze e vie della città.
In nottata la Polizia ha comunicato il bilancio delle persone fermate: sono una cinquantina. Duecentoquindici invece le attiviste e gli attivisti che sono stati controllati. Le prime avvisaglie - come ha riportato il quotidiano 20Minuten - si sono avute quando il corteo ha tentato di dirigersi verso la Biblioteca Universitaria.
Ma gli scontri sono avvenuti quando, nella Bernoullistrasse, le manifestanti e i manifestanti hanno cercato di rompere il cordone della Polizia. Dopo diversi tentativi - come si legge nella nota - per cercare di convincere i partecipanti a sciogliere il corteo, è partita la carica.
Le persone presenti hanno riferito al quotidiano zurighese che gli agenti antisommossa hanno sparato proiettili di gomma all'indirizzo dei manifestanti.
Il corteo finito male di ieri sera - per i quali la polizia prima che la manifestazione avesse inizio ne aveva annunciato la non autorizzazione - fa seguito a quello dell'11 febbraio anch'esso terminato con degli scontri. La Polizia cantonale di Basilea - come scrive nella nota - aveva avvertito in anticipo della presenza di gruppi violenti che avrebbero potuto infiltrarsi fra i movimenti delle femministe.