Max Voegtli, portavoce di "Renovate Switzerland" si era opposto a un decreto d'accusa relativo a due azioni dimostrative
ZURIGO - Condanna per coazione e danneggiamento confermata oggi a Zurigo nei confronti dell'attivista per il clima Max Voegtli: il 30enne portavoce di "Renovate Switzerland" si era opposto a un decreto d'accusa relativo a due azioni in cui si era incollato le mani ad una strada e a un quadro di Segantini.
Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha confermato oggi la condanna a una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere da 30 franchi, sospese con la condizionale per un periodo di prova di due anni, e al pagamento di 1500 franchi per le spese processuali.
Voegtli era apparso sui media prima di Pasqua, in occasione del blocco autostradale al portale nord del tunnel del San Gottardo. Alla fine di giugno era di nuovo finito sotto i riflettori, dopo che qualcuno lo aveva riconosciuto all'aeroporto di Zurigo in attesa di partire in aereo.
Dopo che una foto scattata senza il suo permesso ha fatto il giro dei social, provocando critiche e scherno, il giovane attivista ha spiegato che il viaggio lo avrebbe portato in Messico, dopo uno scalo a Parigi, per una vacanza di circa due mesi.
Mani incollate alla strada e alla cornice di un quadro
Il portavoce di "Renovate Switzerland" era accusato di essersi incollato, la mattina del 14 ottobre 2022, insieme ad altri attivisti, sulla strada a cinque corsie lungo l'Utoquai a Zurigo. Il blocco ha provocato forti ingorghi nell'ora di punta del mattino.
Poco più di un mese prima, l'11 settembre 2022, lui e un'altra persona si erano incollate le mani alla cornice di legno del grande dipinto "Pascoli alpini" di Giovanni Segantini al Kunsthaus di Zurigo, causando danni alla cornice per un valore di circa 2100 franchi.
Il Ministero pubblico zurighese aveva emesso il decreto d'accusa nell'ottobre del 2022. Il Tribunale distrettuale ha ora confermato la condanna, contro la quale l'attivista ha ancora la possibilità di presentare ricorso.