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ZURIGOUn ex giudice federale per far luce sulle morti in cardiochirurgia

22.08.24 - 11:05
Tra il 2016 e il 2020 è stato registrato un numero «insolitamente alto» di decessi nel reparto dell'Ospedale universitario di Zurigo.
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Fonte ats
Un ex giudice federale per far luce sulle morti in cardiochirurgia
Tra il 2016 e il 2020 è stato registrato un numero «insolitamente alto» di decessi nel reparto dell'Ospedale universitario di Zurigo.

ZURIGO - L'incarico di far luce sul numero insolitamente alto di decessi registrati nella clinica di cardiochirurgia dell'Ospedale universitario di Zurigo fra il 2016 e il 2020 è stato affidato all'ex giudice del Tribunale federale Niklaus Oberholzer.

Oberholzer, che ha lavorato presso il Tribunale federale di Losanna fino al 2019, ha le migliori qualifiche per guidare il lavoro del gruppo di esperti chiamati a far luce sulle irregolarità nella clinica di cardiochirurgia, ha annunciato oggi l'Ospedale universitario di Zurigo (USZ).

La direzione dell'ospedale vuole «fare piena luce» su quei fatti per riconquistare la fiducia dei pazienti e dell'opinione pubblica. Si tratta in particolare di esaminare il numero insolitamente elevato di decessi e complicazioni registrati tra il 2016 e il 2020, quando a capo della clinica di cardiochirurgia c'era il professore italiano Francesco Maisano.

Già nel 2018 alcuni media avevano parlato di un tasso di mortalità nella clinica di cardiochirurgia più altro rispetto ad altri ospedali. All'epoca un whistleblower aveva inoltre contattato la direzione dell'ospedale e riferito di complicazioni evitabili e referti medici falsificati.

Da un'indagine interna aperta era quindi emerso che il professor Maisano aveva impiantato protesi di una società della quale deteneva una partecipazione non dichiarata, con un possibile conflitto di interessi.

Il successore parla di 150 morti evitabili - Il professor Maisano, che ha sempre respinto le accuse definendole un «costrutto infondato», è stato sollevato dall'incarico nel 2020. Il suo successore a interim si è dovuto presentare lo scorso aprile in tribunale - dov'è stato assolto in prima istanza dall'accusa di falsità in atti - ed ha approfittato dell'occasione per togliersi i sassolini dalle scarpe e fare una lunga digressione sulle condizioni riscontrate nella clinica di cardiochirurgia nell'estate 2020.

Il professor Paul Vogt, che nel frattempo è stato a sua volta pensionato dall'USZ, ha mosso gravi accuse al suo predecessore, affermando che 150 pazienti morti durante operazioni eseguite tra il 2016 e il 2020 avrebbero potuto sopravvivere.

Il professor Maisano è nel frattempo ritornato a operare in Italia: è dello scorso 28 marzo la notizia di un intervento da lui eseguito con successo con una tecnica mini-invasiva sul cuore di Flavio Briatore all'ospedale San Raffaele di Milano.

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