Sono stati decisi oggi dal Consiglio federale
BERNA - Nella sua seduta del 19 giugno 2020 il Consiglio federale ha deciso tre contributi finanziari a favore del Fondo monetario internazionale (FMI). I contributi consentono di garantire i mezzi ordinari del FMI, fornire un sostegno particolare ai Paesi più poveri nel far fronte alla pandemia di COVID-19 e attenuare l’indebitamento della Somalia.
Mezzi ordinari - Il FMI ricopre un ruolo importante nella stabilizzazione del sistema finanziario e monetario internazionale così come nel superamento di crisi globali. Per garantire i mezzi ordinari del FMI, il Consiglio federale ha incaricato la Banca nazionale svizzera (BNS) di rinnovare la linea di credito bilaterale di 8,5 miliardi di franchi a favore del FMI con effetto al 1° gennaio 2021. Con l’entrata in vigore di un’imminente riorganizzazione delle risorse nel FMI, tale linea di credito si ridurrà a 3,662 miliardi di franchi. La Confederazione garantisce alla BNS il rimborso tempestivo dei prelievi effettuati dal FMI su questa linea di credito bilaterale.
Aiuto ai più poveri - Il Consiglio federale ha inoltre approvato un impegno di garanzia dell’entità di 800 milioni di franchi per un mutuo della BNS concesso al Fondo fiduciario per la lotta alla povertà e la crescita («Poverty Reduction and Growth Trust Fund», PRGT) del FMI. Il PRGT permette di elargire crediti agevolati del FMI ai Paesi più poveri, che potranno così affrontare rapidamente gravi problemi di natura economica e finanziaria. Nel contempo questi crediti servono a rafforzare il quadro macroeconomico e quindi a promuovere una crescita duratura dei Paesi. Con questo contributo il Consiglio federale risponde a un appello urgente lanciato dal FMI per contrastare gli effetti della pandemia di COVID-19.
Indebitamento della Somalia - Da ultimo, la Svizzera contribuirà con complessivamente 10 milioni di franchi al processo di riduzione del debito della Somalia promosso dal FMI. Un contributo che rientra in un’iniziativa multilaterale di riduzione del debito largamente sostenuta, risalente al 1996 e poi al 2005, alla quale la Somalia è stata ammessa soltanto nel mese di marzo 2020.