Lorenzo Quadri chiede lumi al Consiglio federale sul modo d'agire che Assura intraprenderà il prossimo anno.
BERNA - «Una ditta straniera deciderà da chi mandare i pazienti svizzeri?». Il Consigliere nazionale ticinese Lorenzo Quadri interpella il Consiglio federale chiedendo lumi sul presunto modo d'agire della cassa malati Assura che - stando ad anticipazioni di stampa - intenderebbe proporre un modello assicurativo in base al quale a decidere sul medico specialista a cui indirizzare un paziente sarà una ditta con sede a Colonia.
Questa proposta lascia basito il Consigliere nazionale leghista: «In sostanza - fa notare nel suo testo - il medico di famiglia non potrà più mandare direttamente il paziente dallo specialista, ma il dossier dovrà essere inviato alla citata società tedesca, la quale deciderà». Ma non solo. Perché anche l’associazione dei medici di famiglia svizzeri Medix Schweiz si è detta «indignata» da questo modus operandi.
Quadri, poi, teme che questa modalità - che verrà probabilmente applicata solo per l'aerea germanofona - possa in futuro varcare il San Gottardo. «È evidente il rischio che venga adottato in tutto il Paese e anche da altri assicuratori malattia. In futuro potrebbe pertanto accadere che sarà una società italiana a decidere da quale medico specialista mandare un paziente ticinese».
Di seguito le tre domande di Quadri al Consiglio federale:
- Il Consiglio federale è al corrente del nuovo modello che Assura intende proporre per il 2021? Lo approva?
A mente del Consiglio federale, è accettabile che società straniere decidano a quale specialista indirizzare i pazienti svizzeri, mettendo di fatto “sotto tutela” i medici di famiglia elvetici?
È intenzione del Governo federale opporsi all’introduzione di un tale modello, stante anche il rischio di una sua generalizzazione futura?