Al Nazionale si parlerà (tra le altre cose) di Guardie svizzere e tasse militari.
Il Consiglio degli Stati discuterà invece del controprogetto all'iniziativa popolare "Più trasparenza nel finanziamento della politica".
BERNA - Incomincia oggi pomeriggio, fino al 18 di giugno, la sessione estiva delle camere federali. Al Consiglio nazionale (14.30-19.00) verranno affrontati diversi temi di natura fiscale, tra cui anche il progetto di esentare le Guardie svizzere dalla tassa militare.
Il progetto, nato da un'iniziativa parlamentare, non piace al Consiglio federale, mentre trova d'accordo la maggioranza della commissione preparatoria, favorevole all'esenzione per il periodo durante il quale i militi si dedicano alla protezione del Pontefice.
Secondo la maggioranza della commissione, le Guardie svizzere assolvono un servizio che accresce la reputazione della Svizzera all'estero e che va pertanto riconosciuto. La minoranza propone invece di non entrare in materia sostenendo che vi sono anche altre cerchie che si adoperano al di fuori dei confini e che quindi una eccezione per un gruppo specifico non si giustifica.
Attualmente coloro che partono per Roma devono pagare la tassa d'esenzione dall'obbligo militare poiché considerati svizzeri all'estero.
Più trasparenza nel finanziamento della politica - Il Consiglio degli Stati (16.15-20.00) affronterà in prima battuta a livello di divergenze il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Più trasparenza nel finanziamento della politica". I "senatori" dovrebbero portare a termine l'esame del progetto che, mediante diverse modifiche della Legge sui diritti politici, intende rendere meno opaco il finanziamento dei partiti e delle campagne di votazione.
In futuro, i partiti dovrebbero comunicare ogni anno bilancio e conti. L'origine delle donazioni andrebbe comunicata a partire da 15 mila franchi (per le campagne elettorali e di voto tale limite è di 50 mila franchi).
L'iniziativa popolare "Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)" - sostenuta da un comitato nel quale figurano fra gli altri esponenti di PS, Verdi, PBD e PEV - esige che i partiti politici rendano pubbliche tutte le donazioni del valore superiore a 10'000 franchi all'anno. Le formazioni rappresentate all'Assemblea federale dovrebbero inoltre pubblicare la lista dei "regali" ricevuti da persone fisiche o giuridiche.