L'Unione europea concorda con il Consiglio federale che la strada bilaterale non debba essere abbandonata.
BERNA - Bruxelles attende proposte dal Consiglio federale per il futuro delle relazioni fra Confederazione e Unione europea (Ue). È quanto ha riscontrato la delegazione svizzera AELS/Ue in uno scambio con le autorità europee, conclusosi oggi.
Nel programma della visita c'erano diversi incontri bilaterali. Da quanto emerge, l'Ue concorda sul fatto che la strada bilaterale - come aveva caldeggiato di recente anche il presidente della Confederazione Ignazio Cassis - non debba essere abbandonata, ha detto all'agenzia Keystone-ATS il presidente della delegazione, il consigliere agli Stati Benedikt Würth (Centro/SG).
Würth è d'accordo sul fatto che la prossima mossa tocchi al governo elvetico, «ma se arrivano proposte, da parte della Commissione Ue servono apertura e reattività». La delegazione elvetica ha fatto notare che il collegamenti di altri temi alle trattative - come l'esclusione della Svizzera dal programma Horizon - non aiutano di certo il dialogo. Da parte europea, si è «preso atto» della rimostranza.
In agenda c'era anche un incontro (video) con Richard Szostak, il nuovo responsabile per le relazioni con la Svizzera nella Commissione Ue. Würth lo conosceva già, grazie all'esperienza passata quale presidente della Conferenza dei governi cantonali, e l'essersi già incontrati certamente «aiuta».
Il Consiglio federale sta attualmente analizzando gli elementi per definire il quadro di un possibile pacchetto di accordi bilaterali e un'agenda di colloqui con l'UE. Secondo quanto dichiarato dal consigliere federale Ignazio Cassis in un'intervista pubblicata domenica dalla SonntagsZeitung, entrambe le parti hanno interesse a regolare le relazioni.