Gli Stati vanno incontro alle limitazioni sui bonus e ai requisiti sul capitale proprio
BERNA - Anche per oggi si sono conclusi i lavori del Consiglio degli Stati in relazione alla sessione straordinaria a tema Credit Suisse.
I senatori hanno deciso di «costruire un ponte con il Nazionale», (così ha detto la relatrice della commissione Johanna Gapany), accettando un compromesso che dovrebbe permettere alla Camera Bassa di approvare il credito, dopo il rifiuto arrivato ieri in tarda serata.
Più nel dettaglio, i Senatori hanno chiesto delle modifiche alla legge bancaria in riferimento ai bonus (se ne chiede una limitazione) e al capitale proprio (si chiede di innalzare i requisiti). L'obbiettivo è quello di ridurre i rischi per il Paese posti dagli istituti considerati di importanza sistemica.
È ora da capire se l'aggiunta del Consiglio degli Stati farà cambiare idea al Nazionale, che si riunirà a fine mattinata. Questo è l'auspicio dei senatori. Ad esempio, il presidente del PLR Thierry Burkart ha lanciato un appello: «Un atteggiamento di rifiuto anche a questo compromesse sarebbe incomprensibile. Bisogna mandare un segnale di stabilità».
Anche il Consigliere agli Stati del Centro, Erich Ettlin, ha esortato i colleghi del Nazionale a votare a favore: «Altrimenti il segnale per la popolazione e per l'estero sarebbe negativo - e onestamente devo dire che mi vergognerei un po' del Parlamento».