Martina Minz (Psa) avrebbe ripetutamente il principio di lealtà e collegialità. Lei si difende: «È una sorta di vendetta»
BERNA - Il comitato centrale della Protezione svizzera degli animali (PSA) ha sospeso la consigliera nazionale Martina Munz (SP/SH) e un altro membro dell'organo di controllo. Entrambi sono accusati di aver violato ripetutamente il principio di lealtà e collegialità. Lo ha indicato alla Keystone-ATS la stessa PSA confermando una notizia in questo senso pubblicata oggi dal settimanale "Sonntagsblick". Per Munz si tratta di accuse non fondate.
In una email inviata alle sezioni, il comitato centrale della PSA rimprovera ai due di non aver agito in maniera collegiale. La sospensione durerà fino all'assemblea dei delegati in agenda il prossimo novembre, quando l'organo di controllo chiederà la destituzione dei due membri. Le basi per una collaborazione sono venute a mancare, secondo l'associazione.
Secondo Munz quella messa in atto dal comitato della PSA è una sorta di "vendetta": vogliono eliminare le persone che attirano l'attenzione sui malfunzionamenti interni. "Abbiamo semplicemente fatto domande sulle finanze dell'associazione", ha dichiarato la consigliera nazionale a Keystone-ATS. A suo avviso, il bilancio multimilionario dell'ONG non è del tutto trasparente.