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VOTAZIONI FEDERALI 24 NOVEMBREBrusca frenata per le autostrade?

24.11.24 - 12:19
Secondo le prime proiezioni il potenziamento delle strade nazionali dovrebbe venir bocciato di misura.
Tamedia AG
Fonte Red /ats
Brusca frenata per le autostrade?
Secondo le prime proiezioni il potenziamento delle strade nazionali dovrebbe venir bocciato di misura.

BERNA - Autostrade, a tutto gas o brusca frenata? Il popolo svizzero era chiamato a decidere sulle sorti del decreto federale sula Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali: sei progetti per un costo totale di 4,9 miliardi di franchi. Sebbene regni ancora l'incertezza, gli ultimi aggiornamenti dell'istituto demoscopico gfs.bern danno il decreto sull'ampliamento delle autostrade bocciato dal 52% dei votanti (con un margine di errore di due punti percentuali).

I risultati - L'incertezza viene confermata anche dai risultati definitivi dei primi cantoni scrutinati. Nidvaldo, Argovia, Svitto e Soletta hanno approvato il decreto. Stop all'ampliamento invece da Glarona, Lucerna, Grigioni, Uri e Friburgo.

Riassunto cantone per cantone:
Sì: NW, AG, SZ, SO, AR, ZG, AI, SG, BL
No: GL, LU, GR, FR, UR, TI, NE, VD, JU, OW, VS

Il voto in Ticino - In Ticino il decreto sul potenziamento delle autostrade viene bocciato dal 55.97% dei votanti.

Le reazioni dei vincitori... - Dopo la pubblicazione delle prime proiezioni secondo le quali il decreto sull'ampliamento delle strade nazionale verrà rifiutato, la copresidente del PS Mattea Meyer si dice fiduciosa. In un'intervista alla televisione svizzero-tedesca SRF ha detto che il probabile "no" è una «grande e positiva sorpresa». Meyer ha pure affermato di interpretare il risultato come un voto a favore di una maggiore protezione del clima. La gente vuole una mobilità diversa, non sempre più traffico e colonne, ha aggiunto. Per il copresidente dell'Associazione traffico e ambiente (ATA), all'origine del referendum, David Raedler, si tratta di una «scelta matura» da parte della popolazione. «L'espansione delle strade non sono la soluzione, aggravano anzi il problema», sottolinea Raedler. Non usano invece mezzi termini i Verdi che parlano di «successo storico» per la politica dei trasporti. «Il nostro lavoro ha convinto i cittadini, che non si sono lasciati ingannare: si sono mobilitati contro una politica della mobilità del passato», ha sostenuto la presidente dei Verdi Lisa Mazzone. Per la consigliera nazionale Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE) «i fondi devono ora essere utilizzati per sviluppare il trasporto pubblico, la mobilità attiva e il risanamento delle autostrade esistenti, in particolare per la protezione dal rumore».

E dei vinti... - «Uno schiaffo a coloro che producono valore aggiunto in Svizzera». Così il consigliere nazionale Benjamin Giezendanner (UDC/AG) commenta il probabile "no" all'ampliamento della rete autostradale. In un'intervista alla televisione svizzero-tedesca SRF, l'argoviese ha detto che il risultato del voto è anche un segnale contro l'eccessiva immigrazione. A suo dire, la decisione non è invece un voto a favore della protezione del clima: il passaggio alla mobilità elettrica non risolverà infatti il problema delle colonne.

Il parere del Consiglio federale - Tra i vinti, se il risultato fosse confermato durante la giornata, ci sarebbe pure il Consiglio federale e il Parlamento che caldeggiavano il "Sì" per «decongestionare alcuni tratti di autostrada» evitando così che auto e camion «ripieghino su strade secondarie.

Cosa prevede il decreto - Il Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali prevede l'ampliamento di sei tratte autostradali per complessivi 4,9 miliardi di franchi (prezzi 2020 senza IVA). Tra questi progetti figura il passaggio a otto corsie - quattro per direzione di marcia - della A1 tra Berna-Wankdorf e Schönbühl (BE) e a sei corsie tra Schönbühl e Kirchberg (BE). Sull'A1 è previsto il passaggio a sei corsie anche tra Le Vengeron (GE) e Nyon (VD). Gli altri progetti concernono la costruzione della terza canna del tunnel Rosenberg sulla A1 a San Gallo e la costruzione di un secondo tubo per la galleria Fäsenstaub di Sciaffusa, sulla A4. Il decreto prevede infine la costruzione di una nuova autostrada sotto il Reno a Basilea.



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COMMENTI
 

tschädere 18 min fa su tio
anche se fosse acetato il traffico non diminuisce anzi aumenterebbe.

gabola 39 min fa su tio
speriamo che ora non si lamenti più nessuno se trova traffico
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