Diversi temi sono stati votati oggi
BERNA - Anche se il prossimo parlamento proporrà numerosi volti nuovi - ben 37 deputati non si ripresentano -, molti dei dossier appena abbozzati durante questa sessione autunnale, l'ultima della 51esima legislatura, attendono ancora di essere portati a termine. Il lavoro anche in futuro non mancherà, insomma. Nel frattempo, però, il parlamento nella sua ormai vecchia composizione ha concluso i dibattiti su diversi temi importanti oggi giunti in votazione finale che spaziano dall'energia alla sanità, dalla pianificazione del territorio, dal divieto della dissimulazione del viso alla politica regionale.
Territorio
Dopo un prolungato ping pong fra le Camere, si è finalmente concluso l'iter parlamentare sul controprogetto all'iniziativa popolare sul paesaggio che prevede diverse modifiche alla Legge sulla pianificazione del territorio volte a stabilizzare il numero di immobili nelle zone non edificabili.
La revisione contempla anche eccezioni e novità. In futuro, per esempio, gli edifici agricoli non più necessari potranno essere trasformati in edifici residenziali a determinate condizioni. Accolta anche l'idea di consentire sia la demolizione e la ricostruzione dei ristoranti e caffè realizzati prima del 1980, nonché il loro ampliamento (a determinate condizioni).
Oltre a ciò, i principi che devono essere rispettati durante gli interventi sugli edifici che restano degni di protezione (rustici ticinesi, mazot vallesani e maiensässe grigionesi) sono stati resi più flessibili. La legge contempla anche un premio alla demolizione, che dovrebbe incitare i proprietari a distruggere le costruzioni erette fuori dalle zone edificabili. Il parlamento ha fissato poi a un termine di 30 anni entro il quale costruzioni illegali fuori dalle zone edificabili dovranno essere demolite. Al di là di questa durata, l'obbligo di ristabilire la situazione verrà prescritto.
Energie rinnovabili
Per quanto riguarda l'approvvigionamento elettrico con le energie rinnovabili, il parlamento ha eliminato le ultime importanti divergenze stabilendo, per esempio, che l'obbligo di installare pannelli solari sugli edifici si applicherà solo agli immobili nuovi che hanno una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati. Nessun obbligo invece di dotare i posteggi di simili strutture.
Più in generale, l'obiettivo della legge è di rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 bisognerà aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno 6 Terawattora (TWh). Di questi, almeno due TWh dovranno essere disponibili in modo affidabile (leggi: idroelettrico). Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 utilizzando energie rinnovabili - l'energia idroelettrica esclusa - e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l'idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.
I grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere costruiti più facilmente. Essendo ora dichiarati di interesse nazionale, avranno, a determinate condizioni, la priorità sulla tutela della natura e del paesaggio. Non potranno tuttavia essere realizzate nuove infrastrutture nei biotopi di importanza nazionale o nelle riserve di uccelli acquatici e migratori. Per quanto riguarda i deflussi minimi, l'allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche sarà possibile solo in caso di penuria.
Sanità
Due altri dossier, che hanno tenuto occupati i parlamentari per diverse sessioni, sono giunti a conclusione durante la sessione appena terminata. Nel primo caso, i deputati hanno rivisto la legge sull'assicurazione malattia in risposta all'iniziativa del Centro "per un freno ai costi". Nella normativa sono stati introdotti obiettivi di costo e qualità. Gli attori responsabili della politica sanitaria definirebbero poi le misure correttive da adottare in caso di superamento dell'obiettivo di costo. Le camere hanno anche deciso di opporre un controprogetto all'iniziativa del PS che chiede di porre un tetto massimo (10% del reddito disponibile). Concretamente, i Cantoni dovranno innalzare i sussidi destinati alla riduzione individuale dei premi malattia destinando una quota minima compresa tra il 3,5 e il 7,5% dei costi cantonali dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Il contributo minimo dei Cantoni sarà legato all'andamento dei costi allo stesso modo di quello federale, che resterà dal canto suo invariato al 7,5%. Il compromesso raggiunto comporta costi aggiuntivi annuali di circa 356 milioni per i Cantoni.
Vaccini
Rimanendo sempre sul tema della sanità, il parlamento raccomanda la bocciatura dell'iniziativa popolare "Per la libertà e l'integrità fisica", lanciata dagli ambienti "no-vax", che mira a vietare qualsiasi obbligo vaccinale. In questo caso, i due rami del parlamento hanno deciso di non presentare un controprogetto, diversamente dalle due iniziative precedenti. L'iniziativa, lanciata dal comitato denominato Movimento svizzero per la libertà, vuole che gli interventi nell'integrità fisica o psichica di una persona avvengano solo con il consenso di quest'ultima e che, in caso di rifiuto, la persona interessata non possa essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali.
Dissimulazione viso
Un altro dossier che ha tenuto occupato il parlamento riguarda la Legge federale sul divieto di dissimulare il viso, conseguenza del "sì" popolare a un'iniziativa popolare. Il progetto vieta di dissimulare il viso in pubblico, pena il pagamento di una multa che può arrivare a mille franchi. Occhi, naso e bocca devono essere visibili, in tutti gli spazi pubblici o privati accessibili al pubblico. Eccezioni sono previste per chi guida una moto, per motivi sanitari, nei luoghi di culto, per chi viaggia in aereo, per le sedi diplomatiche.
Politica regionale
Il parlamento si è occupato anche di politica regionale, stabilendo che, in futuro, la Confederazione potrà finanziare con contributi a fondo perso piccoli progetti infrastrutturali. Lo scopo? Generare impulsi positivi per lo sviluppo economico delle regioni rurali o di montagna. Attualmente i progetti vengono finanziati tramite mutui, uno strumento ritenuto valido, ma non adeguato per i piccoli progetti infrastrutturali.
La partecipazione della Confederazione ai contributi a fondo perso ammonterà a un massimo di 50 mila franchi a progetto. Per i progetti più importanti andranno utilizzati altri canali di finanziamento, ricorrendo al settore privato, alla perequazione finanziaria o eventualmente ai mutui Nuova politica regionale.
Imprese e finanze
Nel corso della sessione autunnale, il parlamento ha anche adottato la Legge sullo sgravio delle imprese il cui obiettivo è la riduzione del carico burocratico per le aziende e l'ampliamento della gamma di servizi digitalizzati offerti dalle autorità. L'obiettivo del disegno di legge è dotare la Svizzera di un quadro efficiente e misurato per garantire l'attrattiva delle condizioni della piazza economica.
Le Camere hanno poi completato la Legge sull'infrastruttura finanziaria stabilendo che le indicazioni false o incomplete incluse su un prospetto di offerta pubblica d'acquisto potranno venir punite penalmente con una multa fino a 500 mila franchi per chi agito intenzionalmente (150 mila franchi in caso di negligenza).