Tale possibilità esiste già oggi in caso di problemi di salute del nascituro
BERNA - Anche se per un solo voto di scarto - 19 a 18 e 3 astensioni - il Consiglio degli Stati ha deciso di non prolungare i congedi maternità e paternità in caso di gravidanza plurima come chiedeva una mozione adottata dal Nazionale. Tale possibilità esiste già oggi in caso di problemi di salute del nascituro.
I sostenitori della mozione hanno sostenuto che le gravidanze plurime e i parti che ne conseguono sono sovente più difficili degli altri e che spesso il parto è prematuro. Per questo una proroga è più che benvenuta, tanto più che i costi che ne risulterebbero - pochi milioni di franchi - sono senz'altro sopportabili.
La consigliera federale Viola Amherd, che oggi in aula sostituiva il collega Alain Berset volato in Kuwait per assistere alle esequie dell'emiro al Sabah, ha riconosciuto che le gravidanze plurime possono essere complicate, ma che già oggi il congedo maternità «può essere prolungato fino a 8 settimane in caso di ospedalizzazione del neonato, cosa che vale ovviamente anche in caso di parti plurimi».
L'estensione del congedo per le nascite multiple creerebbe inoltre una disparità di trattamento rispetto ad altre nascite complicate, ha aggiunto la consigliera federale.