Non c'è intesa tra Consiglio nazionale e degli Stati in merito alle ultime divergenze che riguardano il preventivo 2024 della Confederazione
BERNA - Sarà una Conferenza di conciliazione a appianare le ultime divergenze tra Consiglio nazionale e degli Stati, riguardo al prevenitvo 2024 della Confederazione.
La prima riguarda il sostegno l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA). Ieri "senatori" hanno fatto un passo verso il Nazionale dimezzando a 10 milioni il versamento previsto. Oggi il Nazionale ha però nuovamente ribadito il suo "niet" al sostegno di questa agenzia onusiana, con 106 voti contro 58.
Camera del popolo e dei Cantoni divergono anche sul versamento al fondo per la politica regionale. Anche qui i "senatori" hanno proposto di dimezzare il credito: 12,5 milioni invece di 25. Ma anche in questo caso il Nazionale si è opposto - con 142 voti contro 51 - ritenendo che si possa rinunciare al pagamento per il 2024.
La terza divergenza riguarda i fondi previsti per l'Esercito nel piano finanziario 2025-2027. Gli Stati vorrebbero aumentare le spese destinate alle forze armate a una quota dell'1% del PIL entro il 2030. Consiglio federale e nazionale vogliono invece spalmare l'incremento su più anni, fino al 2035. La decisione odierna è giunta con 98 voti contro 97 e un astenuto, e con il voto decisivo del presidente del Nazionale Eric Nussbaumer (PS/BL).
Gli argomenti avanzati oggi sono gli stessi sostenuti nelle scorse sessioni: l'UNRWA ha legami troppo stretti con Hamas, serve una pausa di riflessione; il fondo per la politica regionale ha sufficienti mezzi per sostenere i progetti previsti anche senza il versamento del 2024; viste le fosche prospettive nelle finanze federali l'aumento delle spese militari va diluito in più anni.
Idem sull'altro fronte: la situazione a Gaza è terribile e tagliare il sostegno all'UNRWA causerebbe un danno d'immagine per la Svizzera; prima di risparmiare nella politica regionale occorre avere una visione d'insieme; l'Esercito deve essere riarmato per compensare anni di mancati investimenti.
Un'ultima divergenza concerne anche il versamento nel Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF). Il suo importo sarà determinato solo al termine dell'esame del preventivo e sarà determinato dalle uscite negli altri settori.