L'ex consigliere federale Kaspar Villiger spera che in futuro i consiglieri federali siano meno guidati dagli interessi dei loro partiti
BERNA - Il motore politico della Svizzera sta improvvisamente andando in tilt. A dirlo è l'ex consigliere federale Kaspar Villiger, secondo cui la polarizzazione mette sotto pressione un sistema orientato al consenso e l'influenza dei partiti sui loro rappresentanti in governo è aumentata.
L'urbanizzazione, la frammentazione delle forze politiche e i nuovi media hanno portato a un Paese polarizzato, afferma Villiger in un'intervista pubblicata oggi dai giornali del gruppo Tamedia. Stando al lucernese, sistemi così possono funzionare solo se si è disposti a scendere a compromessi, cosa che i partiti non sono pronti a fare.
«È per questo che abbiamo lo status di riforma nel dossier europeo, nella previdenza vecchiaia, nella politica di neutralità e in quella energetica», aggiunge l'82enne. L'ex presidente del consiglio d'amministrazione di Ubs non smarrisce comunque la fiducia, dato che, fa notare, «in passato ci sono già state fasi di grande polarizzazione».
Villiger spera inoltre che in futuro i consiglieri federali siano meno guidati dagli interessi dei loro partiti, la cui influenza sull'esecutivo è a suo giudizio cresciuta. «Un governo unito può spostare le montagne», evidenzia il padre del freno all'indebitamento, che ne ha fatto parte tra il 1989 e il 2023 prima come ministro della difesa e poi a capo delle finanze.