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SVIZZERAUDC, nel mirino l'immigrazione illegale e la "linea morbida" di Beat Jans

17.08.24 - 14:20
Il presidente Marcel Dettling sul Consigliere federale: «Sta semplicemente continuando il caos creato da colei che l'ha preceduto»
keystone-sda.ch (ALESSANDRO DELLA VALLE)
Fonte ats
UDC, nel mirino l'immigrazione illegale e la "linea morbida" di Beat Jans
Il presidente Marcel Dettling sul Consigliere federale: «Sta semplicemente continuando il caos creato da colei che l'ha preceduto»

LEUK - Riuniti in assemblea oggi a Leuk (VS), i delegati dell'UDC si sono mobilitati per garantire il successo della loro iniziativa "Fermare gli abusi nell'asilo! (Iniziativa per la protezione delle frontiere)".

Incaricato di difendere il testo, il capogruppo dell'UDC alle Camere federali Thomas Aeschi (ZG) si è espresso senza sfumature: «Una persona su tre che beneficia dell'assistenza sociale è un richiedente asilo. Ogni anno, una famiglia di quattro persone paga circa 1'600 franchi di tasse in loro favore solo a livello federale. Dobbiamo porre fine a questi abusi».

Nell'Alto Vallese, Aeschi ha anche snocciolato alcune cifre: «Nel 2023 sono arrivate in Svizzera 100'000 persone (saldo netto 98'851). E nella prima metà del 2024, il numero netto di immigrati era già superiore a 40'000 (esattamente: 40'963)».

«Ogni anno, centinaia di migliaia di persone entrano inoltre illegalmente in Svizzera senza che noi sappiamo chi siano o dove soggiornino», ha proseguito il consigliere nazionale zughese, prima di aggiungere: «I reati in Svizzera sono aumentati ancora del 14% nel 2023, arrivando a 1'431 al giorno». La percentuale di richiedenti asilo che hanno commesso un reato è superiore a quella della popolazione svizzera.

Lanciata il 28 maggio 2024, l'iniziativa dell'UDC propone di negare l'asilo ai migranti che entrano illegalmente in Svizzera e di limitare il numero di rifugiati a 5'000 all'anno. Il testo specifica che le persone la cui domanda di asilo viene respinta non avrebbero più il diritto di rimanere nella Confederazione. Infine, il principale partito svizzero auspica «il ripristino dei controlli alle nostre frontiere».

Dopo poco meno di tre mesi, sono state raccolte 8'271 firme nel Canton Zurigo, 3'853 a Berna e 3'160 in Argovia. In Ticino è stata raggiunta la soglia delle 1'000 firme. Ci sono anche 550 firme nel Canton Vaud e 400 nel Vallese.

La linea morbida di Jans sotto tiro
In precedenza, i membri dell'UDC hanno assistito a un discorso infuocato del loro presidente Marcel Dettling (SZ): quest'ultimo ha criticato il consigliere federale Beat Jans per aver adottato una linea morbida sulla questione dell'asilo in Svizzera.

Per il consigliere nazionale svittese, il ministro socialista «sta semplicemente continuando il caos creato da colei che l'ha preceduto nel settore dell'asilo, Elisabeth Baume-Schneider». E questo costa sempre di più alla Confederazione: «1,5 miliardi di franchi nel 2021, 3,5 miliardi nel 2023». Per questo motivo il partito ha lanciato il 25 maggio l'iniziativa "per la protezione delle frontiere". Secondo Dettling, la politica migratoria della sinistra sta distruggendo la Svizzera.

«Qualche giorno fa (ndr. il 30 luglio) abbiamo tenuto una conferenza stampa a Giffers (FR), un comune che ospita un centro federale per l'asilo. La situazione è diventata intollerabile per la popolazione locale, con un aumento massiccio di furti, rapine e atti di violenza», ha dichiarato il presidente dell'UDC.

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