BELLINZONA - Sono in pieno svolgimento le celebrazioni per la commemorazione di Luigi Rossi, il Consigliere di Stato che venne ucciso a soli 26 anni durante scontri a Bellinzona, nell'ormai lontano 120 anni.
Rossi, chiamato anche il "martire conservatore", fu freddato con un colpo di pistola all'interno del palazzo governativo da un ex comunardo, mentre la città era scossa da una dimostrazione.
Il discorso di commemorazione del Presidente del PPD ticinese, Giovanni Jelmini, si conclude così: "'La voce che sale dalla tomba di Luigi Rossi in questo giorno – ricordava nel 1940 il Presidente del Partito conservatore democratico Angelo Tarchini – la voce dei nostri grandi scomparsi ci chiamano a quella comprensione del dovere e a quella visione delle responsabilità per le quali essi ci hanno coll’esempio, coll’opera e col sacrificio, spianata la via'. Con questa consapevolezza e con questa posizione - comprensione del dovere e visione delle responsabilità – onoriamo la memoria di un grande uomo che l’11 settembre del 1890 ha scritto con il proprio sangue una delle pagine più mirabili del nostro Partito.