Comparirà davanti alle Criminali di Lugano l’allora 23enne albanese, residente in Italia. Dovrà rispondere di rissa e di traffico di eroina
LUGANO - Lunedì mattina, davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano, comparirà per la prima volta a processo una delle persone coinvolte nella rissa scoppiata nella notte del 21 ottobre 2017 al Quartiere Maghetti.
Davanti al giudice - come riferisce La Regione - si presenterà uno dei cittadini albanesi, oggi 24enne, residente in Italia, che rimase ferito quella notte. Il giovane dovrà rispondere di rissa, ma anche di infrazione e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. L’atto d’accusa parta di un traffico di 1,5 chili di eroina, ma il 24enne ritiene che il quantitativo che gli viene contestato sia troppo elevato.
L’accoltellamento - lo ricordiamo - fu il culmine di una spedizione punitiva. Il 14 ottobre il fratello del 23enne svizzero d’origine serba era stato picchiato da un gruppo di albanesi nel centro di Lugano. Il weekend successivo - il 21 ottobre - il 23enne, un colombiano di 45 anni, un boliviano di 23 anni e un cubano 25enne, sono partiti da Chiasso per vendicare il pestaggio. I due gruppi rivali si sono incontrati davanti al Maghetti. Nella rissa hanno subito ferite d’arma da taglio - il boliviano aveva portato con sé una pistola, ma non è stata utilizzata - 4 persone, tre cittadini albanesi - due 27enni e un 23enne, residenti in Italia - e un cittadino svizzero di 22 anni, domiciliato nel Mendrisiotto.