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CANTONE Gli autisti dei bus «ora rischiano di più»

18.06.20 - 16:48
Torna la vendita dei biglietti a bordo. E il sindacato dei trasporti insorge: servono protezioni
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Gli autisti dei bus «ora rischiano di più»
Torna la vendita dei biglietti a bordo. E il sindacato dei trasporti insorge: servono protezioni

BELLINZONA - Il contagio passa anche dai biglietti del bus. Dai soldi. E dall'aria che respirano passeggeri e conducenti. Questi ultimi saranno «più a rischio di prima» da settimana prossima, quando i titoli di viaggio torneranno a essere venduti a bordo: i sindacati sono preoccupati. 

«I provvedimenti a tutela della salute dell'autista verranno allentati» scrive il SEV in una nota odierna. Il sindacato dei trasporti teme che, diminuendo il distanziamento tra autista e passeggero, le possibilità di trasmissione del coronavirus aumenteranno ancora. Autopostale e FFS hanno diramato un'informativa in cui «si suggerisce» alle aziende di trasporto pubblico di installare dei pannelli di Plexiglas. Ma la precauzione non è obbligatoria. 

«Qualora i pannelli non venissero installati, si invita il personale ad indossare una mascherina igienica per tutta la durata della vendita di biglietti» scrive il SEV, che però è poco ottimista sulla risposta delle aziende. «Se le aziende adottassero l’opzione della mascherina, l’autista dovrebbe ad ogni fermata disinfettarsi le mani, mettere la mascherina, disinfettarsi le mani, togliere la mascherina e poi ripartire» fa notare il sindacato nella nota. «Resta poi il paradosso che mettendo la mascherina l’autista protegge il cliente, ma non è protetto se il cliente non la porta».

Il SEV lancia quindi un appello a tutte le aziende di trasporto pubblico in Ticino, affinché si dotino delle paratie. Le Autolinee bleniesi hanno già risposto positivamente. E gli altri, cosa faranno?

 

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