Le Autorità ticinesi non si mostreranno con "l'ago nel braccio". Il commento dell'esperto.
Il pubblicitario Michel Ferrise riflette sulla scelta del Governo di «evitare di spettacolarizzare» la vaccinazione.
BELLINZONA - Sono partite la campagne di vaccinazione. E la popolazione si è letteralmente divisa sull'argomento. Da una parte ci sono i favorevoli, dall'altra gli scettici o i cosiddetti "no vax". È quindi con l'intento di convertire i non favorevoli che diversi politici nel mondo hanno iniziato a mostrarsi pubblicamente con l'ago letteralmente nel braccio. In controtendenza paiono voler essere le autorità ticinesi che, per scelta, hanno affermato di voler evitare di fare «spettacolarizzazione».
C'è una via giusta e una sbagliata, almeno in termini di comunicazione? «Il discorso è molto delicato perché, in questo caso, non stiamo parlando di fare da testimonial a una bibita o un telefonino», premette l'esperto di marketing ticinese Michel Ferrise. «Qui - prosegue - si entra in un campo delicato che riguarda da una parte le convinzioni personali di chi si sottopone alla vaccinazione, dall'altra quelle di chi guarda quelle immagini anche con un certo scetticismo».
Il riferimento di Ferrise va a quanto sta accadendo oggi in rete: «Quanti sembrano essere convinti che quelle immagini siano false? Si chiedono se effettivamente quelle persone si stanno iniettando il vaccino. Questo interrogativo pesca da un'insicurezza di fondo. In pratica la gente vuole garanzie concrete circa l'efficacia di questo farmaco, non dimostrazioni di coraggio».
Insomma, il pubblicitario ammette di non essere in disaccordo con la scelta del Governo Ticinese: «A parte che credo che il vaccino spetti prima di tutto a chi ne ha bisogno, poi ribadisco: è una scelta personale. E come tale deve essere privata. Deve essere rispettato il diritto alla riservatezza».
Sulla sua di scelta, invece, Ferrise si sbottona tranquillamente. D'altra parte ha un "asso nella manica": «Posso permettermi di aspettare, il Covid l'ho fatto e, per fortuna, ne sono uscito. Almeno per un po' sono coperto».