La decisione dell'ex insegnante di storia e italiano è stata comunicata dal suo legale, l'avvocato Carlo Borradori.
Pochi giorni dopo la vicenda il Consiglio di Stato aveva deciso d'interrompere immediatamente il rapporto di lavoro con l'insegnante.
LOCARNO - Avrà degli strascichi legali il licenziamento in tronco del docente di storia e italiano delle medie 1 di Locarno che a inizio marzo si era reso protagonista di un festino a base di (tanto) alcol e (probabilmente) droga proprio presso l'istituto scolastico per il quale lavorava.
Il suo rappresentante, l'avvocato Carlo Borradori, ha infatti comunicato poco fa l'intenzione del suo assistito di ricorrere al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) contro la decisione d'interrompere con effetto immediato il rapporto di lavoro presa lo scorso 10 marzo dal Consiglio di Stato su proposta del Decs. Una scelta che aveva fin da subito «stupito» il legale soprattutto per «la tempistica brevissima» in cui era maturata.
La vicenda - La vicenda, ricordiamo, era letteralmente esplosa la mattina del 5 marzo, ovvero poche ore dopo la notte brava, a causa dei video postati su Instagram dal discusso influencer italiano Davide Lacerenza. In essi si potevano "apprezzare" le peripezie di un gruppo di sette persone - tutte poi fermate dalla polizia cantonale con vari capi d'imputazione - impegnato a festeggiare con (tanto) champagne presso la scuola media 1 di Locarno. Tra di loro vi era anche il docente sulla quarantina che ha aperto agli altri festaioli le porte dell'istituto scolastico per cui lavorava.
Colto in fallo e licenziato - L'insegnante, che appare in diverse delle foto scattate e pubblicate da Lacerenza, è stato quindi riconosciuto dai vertici dell'istituto e immediatamente sospeso dal Decs che aveva definito la vicenda come «gravemente lesiva» verso l'immagine della scuola. Cinque giorni dopo, a seguito (anche) dello sdegno e delle proteste provenienti dalla politica, ecco giungere il licenziamento in tronco del docente da parte del Consiglio di Stato. Una decisione contro cui il 40enne, ora, ha deciso di ricorrere.