Sette giovani donne con disabilità hanno vissuto un campo estivo a Flums, nel canton San Gallo. Le abbiamo sentite.
Tra restrizioni e solitudine il 2020 è stato un annus horribilis soprattutto per i più fragili. Davide Daniele di atgabbes: «Non vedevano effettivamente l’ora di ritrovarsi». Le partecipanti: «È stato bellissimo».
FLUMS - C’è chi per la crisi del coronavirus ha sofferto più di altri. Come le persone fragili che a causa delle restrizioni per contenere la pandemia hanno dovuto essere isolate. Misure, queste, che da una parte hanno evitato il propagarsi della malattia, ma che dall’altra hanno ingigantito problematiche come la solitudine.
La rinascita - Proprio per questo il ritrovarsi assieme e il poter vivere esperienze condivise hanno rappresentato una sorta di rinascita per questi gruppi a rischio. Tra di loro troviamo le persone disabili seguite da atgabbes - acronimo di Associazione Ticinese Genitori e Amici di bambini bisognosi di educazione speciale - che dopo un 2020 nefasto ha potuto nuovamente organizzare delle colonie.
In bolla - Una di esse - il campo estivo Siesta - si è svolta dal 31 luglio al 7 agosto a Flums (SG) dove un gruppo tutto femminile - composto da sette giovani donne ticinesi con lieve disabilità - ha potuto tornare a vivere insieme. «Le partecipanti sono tutte vaccinate e prima di partire, per sicurezza, hanno pure effettuato un tampone rapido. A Flums viviamo insieme in una bolla e non indossiamo la mascherina. La mettiamo solo quando usciamo», ci spiega Davide Daniele, direttore di atgabbes e per l’occasione uno dei quattro volontari presenti. «La colonia è andata bene», urla con gioia Gilda, una delle partecipanti.
Gioia nonostante la meteo - Una gioia per poter di nuovo condividere la propria vita con gli altri che il maltempo degli scorsi giorni non ha minimamente intaccato. «Ha piovuto praticamente fino a giovedì mattina. Con il brutto tempo abbiamo dovuto inventarci alcune attività per passare le giornate insieme in maniera divertente», sottolinea Daniele. «Abbiamo decorato delle magliette (vedi foto di gruppo, ndr), abbiamo scritto più di quaranta cartoline e per la serata di giovedì abbiamo organizzato una “cena di gala”», precisano le ragazze in coro con entusiasmo.
«È stato bellissimo» - Un entusiasmo figlio del fatto di ritrovarsi insieme dopo un 2020 orribile. «È stato bellissimo», sottolineano Annalisa e Adriana, altre due partecipanti. «Non vedevano effettivamente l’ora», conferma Daniele, sottolineando che c’era una grandissima voglia di ritrovarsi insieme. «Si tratta di un gruppo piuttosto nuovo, anche se alcune già si conoscevano».
Ritorno alla vita - Tra cene condivise e picnic nella natura e uscite culturali, le sette giovani donne - Deborah, Gilda, Marija, Annalisa, Adriana, Simona e Chiara - e gli operatori di atgabbes (Davide Daniele, Mario Poik, Sofia Vassere, Jamila Caldini e Damien Mattei) sono riuscite a creare un bellissimo gruppo, lasciandosi alle spalle un 2020 difficile. Lasciandosi alle spalle la solitudine e le paure del Covid-19. Ritornando a vivere la loro normalità.