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CANTONEUna giovane ticinese tra i tenenti dell'esercito: «Spesso porto anche gli zaini degli uomini»

13.09.22 - 06:30
«Nel militare il rispetto, come donne, lo si guadagna solo facendo di più dei ragazzi», spiega la 20enne Greta Merelli.
Greta Merelli
Una giovane ticinese tra i tenenti dell'esercito: «Spesso porto anche gli zaini degli uomini»
«Nel militare il rispetto, come donne, lo si guadagna solo facendo di più dei ragazzi», spiega la 20enne Greta Merelli.
Oggi è tenente di artiglieria alla caserma di Bière.

BIASCA - «Faccio questi quattro mesi, così mi schiarisco le idee su quale facoltà frequentare all’università». Questo si era detta, iniziando la sua esperienza da recluta alla caserma di Bière (VD), la 20enne Greta Merelli, oggi tenente dell’esercito svizzero. «Poi, però, non ho più smesso».

Una personalità «non da scrivania» - «Mio nonno mi aveva spinto in questa direzione», racconta Merelli, che è nata e cresciuta a Biasca. «Diceva che io non avevo un carattere da stare in ufficio otto ore al giorno davanti al computer». E infatti, dopo essere diventata la prima donna ticinese di sempre in artiglieria, Merelli si appresta ora a iniziare la carriera militare vera e propria.

«Loro si lamentavano, io portavo gli zaini» - Sacrifici e fatiche, però, non sono mancati. «Il rispetto nel militare, come donne, lo si guadagna solo con la serietà, evitando flirt e frequentazioni varie, e facendo quanto o più di quello che fanno gli uomini», spiega. «Spesso ho portato, oltre al mio, anche il pacchettaggio di alcuni miei compagni, mentre loro si lamentavano e si buttavano a terra». È vero, ammette, è provato che le donne sono più deboli fisicamente, «ma è la forza mentale che ti fa andare avanti».

«Proposto a tutti, imposto a nessuno» - Merelli si dice però contraria all'idea di introdurre il servizio militare obbligatorio anche per le ragazze, tanto discussa negli ultimi anni e vagliata persino dal Consiglio federale. «Trovo che sarebbe meglio revocare l'obbligatorietà anche per gli uomini e imporre invece la partecipazione alla giornata informativa ad entrambi i sessi. In questo modo si avrebbe un esercito più professionale, con gente motivata e partecipe». 

Valore all'italiano - Nel frattempo Merelli dirige una sezione trilingue di 25 persone. E si impegna per dare valore all’italiano: «Da soldata sono arrivata in una sezione in cui il tenente e i sergenti parlavano solo tedesco e francese. Così mi sono promessa che da tenente io avrei parlato nelle tre lingue fin da subito, perché tutti possano imparare un po’ delle altre lingue nazionali».

Una nuova sfida - Fuori dai confini rossocrociati si aprono però nuovi orizzonti per la giovane biaschese. «Per fare carriera militare viene richiesta un’esperienza all’estero entro i 27 anni», spiega Merelli. «Di solito si fa dopo i tre anni di scuola al Politecnico di Zurigo e la laurea in scienze militari. Io però vorrei anticipare il tutto e ho mandato la mia candidatura per partire per la Bosnia ed Erzegovina a gennaio, in missione di mantenimento della pace al servizio dell'ONU».

Greta Merelli
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