L'istruttore sospettato di aver abusato di tre ragazzine era già stato prosciolto in passato da accuse analoghe.
Lui però si difende: «Sono innocente, come lo ero allora».
LUGANO - Emergono nuovi dettagli sul presunto pedofilo finito in manette questa estate con l'accusa di atti sessuali con fanciulli, il cui arresto è emerso lo scorso fine settimana. L'uomo, un sessantenne che operava all'interno di una scuola di un'associazione che offriva diverse attività (dallo yoga alla danza, passando per il pianoforte e il canto) a bambini dai cinque anni in su, avrebbe abusato di tre minorenni. Tre ragazzine - precisa la RSI - a cui avrebbe impartito delle "lezioni individuali di yoga" in una saletta discosta, lontana dagli sguardi dei genitori.
Ed è proprio dai genitori di una delle tre minorenni è partita l'inchiesta contro il sessantenne che era già stato coinvolto in un caso analogo in passato. L'istruttore - precisa l'emittente di Comano - era infatti già finito sotto indagine qualche anno fa, quando gestiva un altro centro di attività ricreative per giovani, sempre nel Luganese. L’incarto, che conteneva accuse analoghe, seppure meno gravi, sfociò in un decreto d’abbandono.
E anche oggi come allora il maestro di yoga professa la propria innocenza, ammettendo solo di aver compiuto «dei toccamenti sotto i vestiti necessari per il corretto svolgimento degli esercizi».
L'inchiesta - lo ricordiamo - è coordinata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni.