In media, solo il 2% di chi ha più di 75 anni non supera i controlli medici obbligatori. Il TCS: «Non è una categoria a rischio maggiore»
LUGANO - La popolazione invecchia, e inevitabilmente invecchiano anche i conducenti. Tanto che «le visite mediche non bastano più», ha recentemente dichiarato l'Ufficio Prevenzione Infortuni, spiegando che il numero sempre maggiore di anziani al volante è una sfida per quel che riguarda la prevenzione. Anche perché, sempre secondo l'UPI, tra gli over-75 il rischio di provocare un incidente grave è cinque volte più grande rispetto alle persone più giovani.
Dal 2019, lo ricordiamo, chi raggiunge i 75 anni viene convocato dal Cantone a un controllo medico di idoneità, il quale si ripete poi ogni 2 anni. «Il medico può per contro ridurre la periodicità dei controlli nel caso lo reputasse necessario», ci ha spiegato a riguardo Aldo Barboni, Sostituto Capo Sezione della Sezione della Circolazione.
Nel 2021 in Ticino, hanno confermato da Camorino, hanno superato l’esame medico 12’109 persone (in possesso della licenza di condurre di categoria B “automobili” o A “motoveicoli”). Nel dato sopracitato sono inclusi sia i conducenti convocati per la prima volta, sia quelli riconvocati successivamente. «Per quanto concerne i conducenti che non superano l’esame medico (e a cui viene quindi emessa la decisione di revoca della licenza di condurre causa inidoneità), si attestano intorno al 2% dei convocati». Una grande maggioranza supera quindi l'esame. Tuttavia, c’è chi decide di rinunciare in modo volontario alla patente: «Durante il 2021 hanno rinunciato spontaneamente alla licenza 1'507 conducenti».
«Non sono una categoria a rischio maggiore»
Il TCS ha recentemente sostenuto l’aumento del limite di età a 75 anni per i controlli medici obbligatori, sia per rafforzare la responsabilità individuale dei conducenti e anche perché «dal punto di vista medico, i cambiamenti fisiologici intervengono maggiormente a partire dall’età dei 75 anni ed è quindi a partire da questa età che i controlli periodici sembrano opportuni».
La preoccupazione dell'UPI relativa a un sempre maggior numero di anziani alla guida non è però condivisa dal Touring Club svizzero. «È importante ricordare che i conducenti senior non rappresentano oggettivamente una categoria a rischio maggiore di altri conducenti. Anzi, le statistiche dimostrano che il gruppo più a rischio è quello dei giovani conducenti tra i 18 e i 24 anni», ha detto a Tio/20 Minuti Massimo Gonnella, portavoce del TCS.
In ogni caso, la pazienza di alcuni conducenti nei confronti dei più anziani sembra diminuire. Gli altri automobilisti dovrebbero avere più comprensione? «Osserviamo che sulle nostre strade molti automobilisti dimenticano troppo facilmente le regole di cortesia quando sono al volante. Non riteniamo che sia un problema di età o generazionale, ma una tendenza generale di guidare con più aggressività. Ricordiamo quindi le buone regole di guida che sono di mostrarsi conciliante, di cedere il passaggio se necessario e di non impuntarsi a tutti i costi, anche se si ha forse ragione» ha poi aggiunto Gonnella, ricordando a tutti di «guidare con circospezione ed anticipazione, mantenendosi sempre pronti a frenare in caso di necessità».
«Fate tante pause ed evitate le ore di punta»
In ogni caso, come si potrebbe venire incontro agli anziani? «In questo contesto, la formazione in particolare svolge un ruolo essenziale, motivo per cui il TCS offre corsi di guida per anziani attraverso tutta la Svizzera, compreso a Rivera in Ticino». Si tratta di corsi che aiutano ad esempio a «soffermarsi sulle modifiche alla legge sul traffico stradale, capire gli ultimi sviluppi tecnologici, prendere coscienza degli effetti dell'invecchiamento e ripassare le proprie abitudini di guida, il tutto con un istruttore».
Oltre i corsi di guida, quali consigli si possono dare ad una persona anziana alla guida? «È importante sottoporsi a controlli di salute regolarmente, fare tante pause durante i lunghi tragitti, evitare di viaggiare su strade ad altra frequentazione e nelle ore di punta, privilegiare la guida di giorno e con una meteo clemente», ha concluso Gonnella. D’altronde, anche la tecnologia dà una mano: «Non dimentichiamo che il costante sviluppo tecnologico sugli autoveicoli permette a tutti i conducenti, e quindi anche alle persone più anziane, di disporre di molti strumenti tecnologici per facilitare la guida ed aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada».
Per quanto concerne la prevenzione, la Sezione della Circolazione ricorda che le autorità sono molto attive a riguardo: ad esempio vi è il progetto Strade sicure del Dipartimento delle Istituzioni con la collaborazione di TCS, ACS, Polizia cantonale, Associazione Svizzera Maestri conducenti (ASMCTI), e iQ Center SA, che ha realizzato un pacchetto di offerte di aggiornamento a 360 gradi (per vivere la mobilità in piena sicurezza e serenità) destinato in particolare a chi ha raggiunto e superato i 70 anni.