Inizia oggi il Locarno Film Festival: l’atmosfera fa breccia anche fra i non addetti ai lavori.
LOCARNO - Ci siamo. Si alza il sipario sul Locarno Film Festival: una 76esima edizione, l’ultima sotto la presidenza di Marco Solari (subentrerà Maja Hoffmann) e caratterizzata anche dallo sciopero degli attori (all’orizzonte, però, s’intravedono segnali di disgelo fra le parti).
La rassegna è attesa non solo dagli addetti ai lavori: è apprezzata, infatti, anche da chi, pur non essendo magari un grande cinefilo, ama farsi ammaliare dal grande schermo e coinvolgere dalle iniziative collaterali proposte dalla kermesse.
«Da locarnese vivo questo periodo in maniera positiva - racconta Nicolas Raciatti - credo sia una bella manifestazione e una grande attrazione per la città, per i turisti e gli amanti del cinema».
Valentina Manzoni è di Milano e lavora per il festival: «Anche il dietro le quinte è emozionante. Le giornate sono magari scandite da un ritmo diverso: si lavora moltissimo».
A Maria Chiara Ferri piace «essere un po' al centro dell'attenzione, dico la verità. E ci sto riuscendo: guardate come mi presento».
Emanuela Riddington si dice «MOLTO dispiaciuta per lo sciopero. Ritengo però che il valore del cinema stia anche nei film magari non conosciuti».
Per Valentina Bonsignori «il festival di Locarno rimane comunque di nicchia: malgrado non ci siano attori e nomi di richiamo, non verrà snaturato».
Barbara Magri è una mamma a spasso col proprio figlio: «Ci piace andare in giro e vedere tantissima gente nuova. Ieri sera, poi, siamo andati alla Rotonda. Per il resto, che dire? Ci piace mangiare il gelato e giocare con la rete. Ce la godiamo».
Nicolò Martire (Locarno film Festival) esprime la propria soddisfazione: «Siamo molto contenti. Abbiamo cominciato il 28 luglio con la Rotonda. I primi giorni sono stati davvero belli. Ora è la volta del festival, e siamo felicissimi di partire».