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CANTONEIl dramma silenzioso: i soldi li tiene lui, a lei solo "la paghetta"

30.07.24 - 06:30
Molte donne (e non solo) si trovano in una gabbia invisibile. L'esperta Luisanna Tedde: «La violenza economica è un male nascosto».
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Il dramma silenzioso: i soldi li tiene lui, a lei solo "la paghetta"
Molte donne (e non solo) si trovano in una gabbia invisibile. L'esperta Luisanna Tedde: «La violenza economica è un male nascosto».

LUGANO - La storia emblematica è quella di una donna di 70 anni, casalinga da una vita, che sta divorziando. Di colpo si accorge che non può più prelevare dal bancomat e nemmeno fare acquisti o pagamenti. Si rivolge all'associazione Rete Donna. E scoprirà di non avere mai avuto un conto cointestato. È sempre stata solo una delegata. E la delega l'ormai ex marito l'ha tolta in poche ore, prima di partire per l'estero con la nuova donna.  

Meccanismo subdolo – Luisanna Tedde, presidentessa di Rete Donna, si batte da anni per le pari opportunità. E si reca nelle scuole per parlare con le ragazze tra i 10 e i 18 anni su come sia importante mantenere un'indipendenza finanziaria nella vita. «La violenza economica fa parte della violenza psicologica. Non lascia lividi apparenti ed è difficile da dimostrare. È subdola. Si insinua all'interno di una coppia. Prevalentemente colpisce la donna. Ma anche l'uomo non è immune. Complessivamente riceviamo oltre 10 segnalazioni a settimana in merito».

Quando la vittima è il maschio – Il ricatto in caso di separazione finisce sotto il cappello della violenza psicologica. E riguarda spesso il maschio. «La donna chiede soldi in cambio delle visite ai figli – dice Tedde –. È purtroppo un classico. A queste cose bisognerebbe pensare con largo anticipo. Perché finché c'è l'amore tutto va bene. Poi ci si inceppa. E si scade di livello». 

Lasciare del tutto il lavoro può portare guai – Diverse donne anche in Ticino subirebbero la pressione da parte dei compagni per lasciare il lavoro e occuparsi dei figli. «Questo perché molte volte il contributo economico che la donna porta a casa finisce alla tata, o all'asilo nido. E quindi per l'uomo tanto vale che sia la compagna a occuparsi dei figli. In alcuni contesti si pensa ancora che una madre lavoratrice non sia una buona madre. Lasciare del tutto il mondo del lavoro può essere un guaio. Perché poi ci si trova a volere rientrare. Con scarsa considerazione da parte dei datori di lavori che preferiscono profili più rodati o plasmabili». 

Paure infondate – Il multiculturalismo rappresenta una sfida in più. «C'è chi dice apertamente: "mia moglie non lavorerà mai". Alcune donne magari non sanno bene la lingua del posto e quindi faticano a riconoscere i loro diritti. Pensano ad esempio che prendere una visita dal ginecologo sia qualcosa di illegale. Magari vogliono semplicemente farsi mettere la spirale per evitare gravidanze indesiderate. Anche in questi casi si nota la violenza economica. È il marito ad avere in pugno il gruzzolo. La moglie si deve arrangiare con una sorta di paghetta. Non ha nemmeno i soldi per la spirale. A quel punto la aiutiamo noi grazie alla rete con altre associazioni».     

Diritti di tutti – Sensibilizzare i giovani è una missione basilare per Rete Donna. «Devono capire che il matrimonio non è mai una sistemazione. E che tutti hanno il diritto di studiare e imparare un mestiere. Indipendentemente dall'essere madre o meno. Anche la politica si deve dare una mossa. Incentivare i part time per tutti. Anche per i maschi che hanno assolutamente diritto di accudire i figli. Poi c'è un aspetto che dispiace: a livello statistico la violenza economica finisce nel calderone della violenza domestica. Non è giusto. È un po' come sminuire il problema. Quando tu economicamente dipendi completamente da un'altra persona, sei praticamente in trappola. Non è un tema da poco».  

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COMMENTI
 

MarcN.7 3 mesi fa su tio
C’e sempre qualcuno che è piu uguale dell’altro

Mattiatr 3 mesi fa su tio
Io provengo da una famiglia nella quale manifestazioni di questo genere sono totalmente estranee. Forse perché entrambi i miei genirori lavorano e lavoravano, smazzandosi le spese casalinghe, gestendosi i loro averi individualmente (poi in caso di necessità ci si aiuta). Un modello che personalmente trovo efficace, poi teh ogniuno si gestisce come vuole. La situazione descritta mi ricorda più mia nonna che mia madre, questo mi sembra un segnale non irrilevante (positivo o negativo vedete voi).¶ Forse è per questo che mi sembra incomprensibile che una donna di 70 anni non abbia mai una volta guardato il suo contratto bancario in tutta la sua vita, sopra tutto considerando che stava divorziando. La mia intenzione non è andare addosso alle vittime, anzi. La mia sensazione riguardo ai problemi femminili in questa epoca siano risolvibili più individualmente che legalmente o politicamente, questo mi pare un caso. Ritengo che le donne abbiano la capacità di prendere in mano la propria vita e dispongano del carattere sufficiente per confrontarsi con chiunque (secondo la mia esperienza). Vorrei sentire delle opinioni a riguardo.

Aaahhh 3 mesi fa su tio
La donna spesso va leva sui figli e l’uomo sui soldi. Uno pari palla al centro. La società progredisce…

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Mia moglie lavora part-time e la paga che percepisce la tiene per sé, deciso di comune accordo. Con la mia si fa tutto il resto...

bledsoe 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Noi invece non abbiamo neanche il concetto di mio e tuo, ma solo di nostro. Ognuno si regola con l'equilibrio che preferisce.

F/A-19 3 mesi fa su tio
Risposta a bledsoe
E questa dovrebbe essere la regola.

Flet 3 mesi fa su tio
Dove c'è scritto che la donna deve occuparsi a tempo pieno dei figli e della casa! Donne svegliatevi! Un marito che ama la sua famiglia aiuta automaticamente in casa e non usa la donna come schiava per le faccende della casa e altro!

UnaVoceFuoriDalCoro 3 mesi fa su tio
Articolo utile solo ad aumentare la misandria e nulla più. Ricordiamoci che sono gli uomini a finire "sotto un ponte" in caso dindivorzio

Danylib 3 mesi fa su tio
Ci sono pure mariti che danno alla propria moglie una copia della carta di credito, e poi gli si svuota il conto!!!!!!!!!! Successo a me!!

Svizzera-italiana 3 mesi fa su tio
Risposta a Danylib
E ci sono mariti che svuotano direttamente il conto spendendo tutto in alcolici e casinò (per esempio). Di cosa stiamo parlando? Tutti possono essere senza freno, uomini e donne.

bobifurgo 3 mesi fa su tio
Le donne, mogli e mamme nate nel secolo scorso anniventi/trenta o giù di lì, dopo il matrimonio dovevano occuparsi del marito e dei figli per cui non potevano più lavorare. Nel corso della loro vita quando le situazioni cambiavano ed erano costrette a subire di tutto e di più e non potevano più muoversi dal loro posto. Soffrendo silenziosamente le pene dell’inferno per mantenere una sorta di equilibrio all’interno del nucleo famigliare. Non avevano mezzi per il proprio sostentamento e non avrebbero più trovato un lavoro. Quindi ben venga la formazione continua e l’ indipendenza economica e culturale anche dopo il matrimonio…..sono un padre e ho una figlia di trent’anni e spero sappia sempre mantenere la sua indipendenza mentale ed economica per poter proteggersi e guardare al futuro con una certa serenità nel casa si presentassero le situazioni citate nell’articolo

saijon 3 mesi fa su tio
e dire agli adolescenti "voi maschi dovete trovarvi un lavoro e lasciar fare in famiglia alle donne", detto a sua volta da donne, cosa è? e poi non passa settimana senza 2-5 morti sul lavoro solo in Ticino.

Svizzera-italiana 3 mesi fa su tio
Risposta a saijon
Ma quando mai! Nessun orientatore professionale dirà mai una cosa del genere e sulla scelta del lavoro non ascolti le parole della nonna, dello zio o dei genitori rimasti indietro ideologicamente. Tutti quelli che fanno parte delle nuove generazioni ormai sanno che l’uomo può fare il maestro d’asilo e la donna il meccanico. Se non sei abbastanza qualificato per fare un lavoro non pericoloso la colpa non è degli altri. Bastava fare un tirocinio come impiegato e non come muratore.

saijon 3 mesi fa su tio
la negligenza è una forma di violenza, e qui le donne eccellono. quante danno la propria password ai fidanzatini in segni di amore?

Pinky 3 mesi fa su tio
Rosi58 perchè nel 2024 troppi pensano solo ai soldi e ad arricchirsi e a fare gara chi ne ha di più, quindi ognuno pensa per se...non esiste piú il condividere, quello che è mio è anche tuo. Peccato!

Hannoveraner 3 mesi fa su tio
Una cosa inaudita da non credere nel 2024 , vergognosa da parte degli uomini

ElleElle62 3 mesi fa su tio
Risposta a Hannoveraner
Eggià, perché sono solo gli uomini ad attuare questa forma di violenza... Oserei dire che le donne lo fanno in maniera organizzata e premeditata. Conosco uomini che si sono assentati per lavoro qualche giorno e al rientro non hanno più trovato, ne la compagna, ne buona parte dei soldi e la casa svuotata di buona parte del mobilio.

rosi 3 mesi fa su tio
Non riesco a comprendere tutto ciò, stiamo tornando indietro di moltissimi anni. Sono una donna ormai in là con gli anni, sono sempre stata indipendente economicamente ma nello stesso tempo ho avuto uomini, sia nella famiglia d'origine che compagni di vita con i quali questi problemi non ci appartenevano. Vi era alla base un rispetto reciproco. Mi chiedo come mai nel 2024 vi siano donne così sottomesse, così insicure. Vi sono però anche molti uomini deboli, dipendenti da donne. Manca forse la capacità di ascolto reciproco, non di urla, sottomissioni ma di parole vere, profonde. Penso che molto dipenda dal contesto familiare in cui uno è cresciuto dove sono mancate figure di padri e madri autorevoli.
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