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CANTONELAFE, dopo (quasi) sei anni il bilancio è «molto positivo»

05.09.24 - 12:13
Tra il 2019 e il 2023, l’Autorità cantonale di prima istanza ha gestito una media di 821 pratiche all'anno.
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Fonte Dipartimento delle istituzioni
LAFE, dopo (quasi) sei anni il bilancio è «molto positivo»
Tra il 2019 e il 2023, l’Autorità cantonale di prima istanza ha gestito una media di 821 pratiche all'anno.

BELLINZONA - Il bilancio dell'Autorità cantonale di prima istanza in materia LAFE (Legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero) è «molto positivo». A precisarlo è il Dipartimento delle Istituzioni (DI) che il 2 settembre ha organizzato una riunione plenaria - presso l'Auditorium di BancaStato - per fare il punto della situazione dopo (quasi) sei anni di attività.

Presenti alla riunione, tra gli altri, il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, la Direttrice della Divisione della giustizia Frida Andreotti, il Capo della Sezione dei registri Simone Albisetti e il Presidente dell’Autorità Andrea Carri, oltre ai membri designati dal Consiglio di Stato e ai rappresentanti delle Associazioni di categoria (Ordine dei notai, Federazione fiduciari, Camera dell’economia fondiaria, Associazione Svizzera dell’economia immobiliare, Conferenza delle Associazioni Tecniche). Questi professionisti apportano importanti conoscenze specialistiche nei campi giuridico, fiduciario, contabile, immobiliare e tecnico. Erano inoltre presenti i rappresentanti dell’Autorità legittimata a ricorrere in materia LAFE e le Ufficiali degli Uffici del registro fondiario.

L’Autorità cantonale di prima istanza LAFE, subordinata alla Sezione dei registri, è un’autorità indipendente dagli Uffici distrettuali del registro fondiario, con competenza su tutto il territorio cantonale. È composta da un nucleo di tre membri permanenti, coadiuvati dai membri di quattro Commissioni regionali. Il nuovo assetto organizzativo ha raggiunto l’obiettivo di rafforzare l’unità di materia e l’uniformità di prassi, valorizzando le competenze interdisciplinari e mantenendo il legame con il territorio. Norman Gobbi ha ringraziato i presenti per l’impegno profuso, sottolineando «l’alta qualità del servizio reso ai cittadini e all’economia fondiaria del Cantone».

DI

Simone Albisetti, da parte sua, ha evidenziato alcune statistiche rilevanti: tra il 2019 e il 2023, l’Autorità ha gestito una media di 821 pratiche annue, con picchi di 902 nel 2021 e 1'012 nel 2022. La maggior parte delle pratiche riguarda l’accertamento del non assoggettamento alla legge, in particolare quando una persona giuridica vuole acquistare un immobile abitativo. In questi casi, l’Autorità verifica la presenza di persone estere nella società e consente l’acquisto solo se ciò è escluso. I membri dell’Autorità partecipano a circa 80 sedute annue per assicurare una trattazione celere delle vertenze.

Andrea Carri ha concluso la riunione con un intervento sui temi giuridici rilevanti, sottolineando l’importanza di un settore dinamico che risponde ai bisogni della società, garantendo il buon funzionamento dell’economia fondiaria nel rispetto del diritto federale.

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