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CANTONE1'500 firme per mandare il Granconsiglio ticinese a scuola... di clima

18.10.24 - 16:38
Le hanno consegnate oggi i ragazzi dello Sciopero per il clima a Bellinzona. «Anche se non ci ascoltano, i nostri metodi non cambieranno».
Francesco Streit
1'500 firme per mandare il Granconsiglio ticinese a scuola... di clima
Le hanno consegnate oggi i ragazzi dello Sciopero per il clima a Bellinzona. «Anche se non ci ascoltano, i nostri metodi non cambieranno».

BELLINZONA - Le gocce di pioggia, prima che arrivasse definitivamente il sole, non hanno spento l'entusiasmo dell'ottantina di giovani e giovanissimi che hanno partecipato questo venerdì pomeriggio allo Sciopero per il clima che ha sfilato dal piazzale della stazione fino a davanti al Palazzo del Governo.

«Forse non siamo tantissimi è vero», ci conferma Coco uno degli organizzatori, «ma considerando il brutto tempo e il fatto che la manifestazione è stata organizzata da un comitato tutto nuovo, possiamo dirci davvero molto soddisfatti».

Oltre alla manifestazione in sé, l'obiettivo del corteo era la consegna delle firme della petizione lanciata proprio da Sciopero per il clima Ticino. Questa richiede «l'istituzione di una seduta parlamentare dove i granconsiglieri e le granconsigliere dovranno essere formati sui temi della crisi climatica».

Una proposta, questa, che segue le dichiarazioni dello sciopero precedente, datato 15 marzo 2024.

La raccolta, lo ricordiamo, era stata lanciata il 27 maggio scorso: «Abbiamo raccolto più di 1'500 firme», continua Coco, «per quanto riguarda la consegna (effettuata da un manifestante travestito da... Dante Alighieri, ndr.) beh, non sapevamo che bisognava annunciarsi (ride) ma sono stati comunque molto gentili e tutto si è risolto per il meglio».

Francesco StreitIl sommo poeta si appresta a consegnare le firme alle isitituzioni «ignave».

A proposito di gentilezza e di educazione, i modi dello Sciopero si confermano ancora oggi fra il vivace e il goliardico (anche se alcuni cartelloni oggi in sfilata sono decisamente “piccanti“) si pensa per caso di cambiare atteggiamento e toni in futuro, se le autorità non si mostreranno più ricettive e meno... ignave?

«La risposta è no», ribadisce convinto Coco, «questo è il nostro modo di protestare e fare attivismo, per approcci più combattivi ci sono già altri movimenti - come Extinction Rebellion - con i quali noi non ci identifichiamo».

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