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CANTONETrentotto nuovi fondi all'archivio di Stato

13.01.25 - 11:45
Tra i documenti acquisiti nel 2024 spiccano le 36 scatole relative alla Loggia massonica il Dovere.
DECS
I membri della Loggia Massonica Il Dovere durante la costruzione del Tempio nel gennaio del 1903.
I membri della Loggia Massonica Il Dovere durante la costruzione del Tempio nel gennaio del 1903.
Fonte DECS
Trentotto nuovi fondi all'archivio di Stato
Tra i documenti acquisiti nel 2024 spiccano le 36 scatole relative alla Loggia massonica il Dovere.

BELLINZONA - Sono 38 i nuovi fondi – alcuni di dimensioni ridotte, altri decisamente più voluminosi – acquisiti nel 2024 dall’Archivio di Stato del Cantone Ticino. «Si tratta - precisa la Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU) del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) in una nota odierna - di archivi notarili, documenti delle giudicature di pace, complessi documentari di uffici cantonali, del fondo della Società Filarmonica Bodiese e di quello della Sezione Scout Lugano 1905 o ancora di biblioteche private».

La Loggia Massonica - Tra di ess vi è pure lo storico fondo relativo alla Loggia massonica il Dovere, composto da 36 scatole di documenti che ripercorrono la storia dell’organizzazione sin dalla sua nascita, avvenuta nel 1877, il cui catalogo dettagliato è ora disponibile nella sala di consultazione dell’Archivio.

I “nuovi arrivi” del 2024 vanno ad aggiungersi agli oltre 650 complessi documentari consegnati all’Archivio di Stato da enti pubblici, associazioni, partiti, aziende, famiglie e personaggi di spicco. «Per quanto riguarda i documenti della Loggia massonica il Dovere - continua il DCSU - si tratta di uno dei rari casi in Svizzera in cui una loggia massonica ha depositato il proprio fondo storico presso un archivio pubblico. Ciò dà la possibilità a ricercatori e ricercatrici di accedere alla sostanziosa documentazione prodotta in oltre un secolo di esistenza dalla più antica delle cinque logge attive in Ticino. Il corpus passa in rassegna i principali aspetti della sua “vita”: dalle discussioni tra i membri, alle iniziative prese, dalle corrispondenze con altre logge svizzere ed estere, alle riflessioni interne su temi politici, storici e filosofici».  

Archivio da 23mila metri - I depositi con i complessi documentari custoditi attualmente dall’Archivio di Stato si estendono per circa 23mila metri lineari. L'Archivio forma, gestisce e preserva la memoria storica del Cantone. «Riunisce - precisa ancora il DCSU - un patrimonio in continua crescita, formato da documenti, oggetti e materiali eterogenei: accanto ai documenti su pergamena, su carta e su supporto digitale, i fondi e le collezioni annoverano fotografie, documenti sonori e visivi, bandiere, opere musicali, grafiche e pittoriche, che consentono di ripercorrere la storia delle terre ticinesi dal XII secolo ai giorni nostri».

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