Presentato oggi il pacchetto di misure (e le tasse) di Berna per risparmiare miliardi. Quali sono quelli più importanti e criticati.
BERNA - È stato svelato un po' in sordina, e senza conferenza stampa, il pacchetto di misure di austerity del Dipartimento federale delle finanze (DFF) di Karin Keller-Sutter che verrà sottoposto a consultazione.
Le proposte seguono in maniera più o meno pedissequa il rapporto già svelato lo scorso settembre e stilato da un think-tank di esperti.
Si tratta di 59 misure per un risparmio che arriverà a 3,6 miliardi nel 2028. Oltre la metà di queste ultime necessiteranno di una modifica legislativa e quindi dovrà passare il vaglio del Parlamento. Il piano del DFF vorrebbe che queste misure - o almeno quelle che “sopravviveranno” all'iter - entrino in vigore già dal 2027.
Ma di che si tratta, nel dettaglio? I tagli toccheranno molti ambiti, i più evidenti (e discussi) sono quelli legati al clima, agli asili nido, le università e - soprattutto - il prelievo di secondo e terzo pilastro e il finanziamento dell'AVS. Vediamoli nel dettaglio
Cosa potrebbe cambiare per il prelievo dei pilastri previdenziali
I prelievi del secondo e terzo pilastro verranno sì tassati in maniera più sensibile, anche se meno di quanto preventivato lo scorso autunno. Come confermato da Berna «verranno tassati separatamente dagli altri redditi, con una nuova aliquota speciale progressiva che sostituirà la precedente».
Per farsi un'idea dell'ammontare: fino a 20mila franchi verrà applicato lo 0,1%, tra 20mila e 50mila lo 0,25%, tra 50mila e 100mila l'1%, tra 100mila e 250mila il 3% fra i 250mila e il milione il 5% fra 1 milione e 10 milioni il 7,5% e per tutti i prelievi superiori ai 10 milioni l'11,5%.
L'idea è quella di disincentivare il prelievo di grosse somme, applicando una «tassazione ridotta» dei redditi bassi generati dal terzo pilastro. A venire toccati da queste modifiche sarebbero soprattutto i redditi medio-alti, non stupisce quindi che il Plr abbia già raccolto 40mila firme di contrari.
Cosa potrebbe cambiare per gli Asili Nido
Qui la novità più importante rispetto all’autunno 2024 è che nel dicembre 2024 il Consiglio degli Stati ha già confermato la rinuncia ai fondi federali per gli asili nido. Ciò farà risparmiare alla Confederazione circa 800 milioni di franchi all’anno. Non è chiaro come questo si ripercuoterà sulle strutture e sui prezzi delle stesse.
Cosa potrebbe cambiare per la protezione del clima
Fondamentalmente l'idea di Berna è quello di ridurre, e in maniera sensibile, i sussidi federali per la riduzione delle emissioni così come quelli per le abitazioni risparmiando circa 400 milioni all'anno.
Dura la posizione delle associazioni ambientaliste, come la Fondazione svizzera per il clima e l'Iniziativa per i ghiacciai, per le quali con queste decisioni il Consiglio Federale non solo non mostra lungimiranza nella lotta alle emissioni ma andrà volutamente contro al voto popolare.
Cosa potrebbe cambiare per il finanziamento all'AVS
In futuro l'AVS verrà finanziata con l'IVA (che verrà aumentata) permettendo di risparmiare 200 milioni di franchi l'anno.
Cosa potrebbe cambiare per le università
Il Consiglio federale vuole risparmiare circa 300 milioni di franchi nei sostegni alle università. Fra gli atenei c'è molta preoccupazione, e anche il Ticino in questo senso non fa eccezione.
Referendum molto probabile
In una prima reazione a caldo, i Verdi parlano di un «pacchetto senza futuro» e annunciano l'intenzione di lanciare un referendum se le misure non verranno riviste.
«Con questo pacchetto di austerity il Consiglio federale scarica gran parte della sue responsabilità ai Cantoni». Questi, secondo il partito, avrebbero solo due possibilità: o reperire autonomamente i fondi che verranno a mancare oppure tagliare i servizi interessati.
Anche il PS commenta il pacchetto in questo tenore. Il partito parla di «attacco frontale alla Svizzera sociale», ma senza usare la parola “referendum”.
L'Unione sindacale svizzera (USS) aggiunge che il freno all’indebitamento sia corresponsabile di questa situazione: «Invece di garantire finanze equilibrate, produce eccedenze – a spese della popolazione». Inoltre, il personale federale, con tagli previsti per 300 milioni di franchi, verrebbe «inutilmente ed eccessivamente penalizzato».