L'attacco del sindacato dopo le proposte di emendamento che invitano a ridurre i dipendenti comunali per risanare le finanze cittadine.
BELLINZONA - «C’era un tempo in cui i dipendenti comunali erano considerati un vero valore aggiunto per la Città ed il servizio pubblico di qualità era una risorsa da difendere, non un bersaglio da attaccare». Il sindacato Vpod esordisce così, con un attacco ad alcuni partiti della Città (Plr e Centro in particolare) che, sottolinea «sembrano aver smarrito la strada».
«Nel tentativo di profilarsi e di non perdere consensi a destra, si affidano a soluzioni poco creative per affrontare i problemi finanziari del Comune. Ma a quale prezzo?», prosegue il sindacato. Il riferimento va alla recente proposta di emendamento relativa ai bilanci del preventivo 2025, secondo la quale i liberali radicali «al fine di ottenere risparmi sostanziali», invitano a compiere «scelte coraggiose», mettendo «ampiamente in discussione l'attuale assetto amministrativo post aggregazione». In sostanza di parla di una riduzione dei collaboratori. Posizione analoga quella del Centro, che a sua volta invita a limitare le assunzioni di personale del 50%.
«Come è già accaduto a livello cantonale - sottolinea il Vpod - queste forze politiche continuano a seguire politiche miopi, fatte di sgravi fiscali e tagli. E quando arriva il momento di "risanare" dove vanno a colpire? Semplice: le lavoratrici e i lavoratori. Propongono riduzioni negli organici dei dipendenti comunali e delle loro aziende (AMB, Teatro Sociale, Villa dei Cedri…), trattando il personale come un semplice costo da abbattere, anziché una risorsa su cui investire. Essi vogliono sostituire da quest’anno solamente una persona su due (quando il personale parte) e vogliono esternalizzare i servizi dove possibile, puntando alla loro privatizzazione».
Il sindacato a questo punto si pone un interrogativo: «Come faranno, con meno personale, i dipendenti comunali già oggi oberati di lavoro, a garantire l’efficienza e l’efficacia nella distribuzione e nell’erogazione dei servizi pubblici? Come si darà una risposta tempestiva alle richieste e alle necessità delle cittadine e dei cittadini?». «Non è così che si valorizza il servizio pubblico. Non è così che si rende il Comune un motore per la crescita economica e per la coesione sociale», conclude il Vpod.