Presunti atti sessuali su fanciulli, condanna a 14 mesi sospesi. Considerando l'anno già trascorso in detenzione, il docente può lasciare il carcere
LUGANO - Quattordici mesi di carcere, sospesi per due anni. È la condanna pronunciata dal giudice Marco Villa nei confronti del maestro di Arbedo, accusato di atti sessuali su fanciulli. In pratica, considerando l'anno già trascorso in detenzione, il 57enne può tornare in libertà. Si chiude così una faccenda torbida, che con i suoi numerosi lati oscuri ha scosso un'intera comunità. "La Corte - dice Villa - fa un pubblico plauso al ragazzino che lo scorso anno ha avuto il coraggio di denunciare quanto subito, dando il la all'inchiesta. Coraggio che altri non hanno avuto".
Zone delicate - La richiesta della pubblica accusa, che chiedeva una pena di 3 anni e 9 mesi di detenzione, è dunque stata solo parzialmente accolta. A fare decidere la Corte per uno 'sconto' sarebbe stata l'eco mediatica che il docente avrebbe subito. "Noi ci siamo basati - spiega Villa - soprattutto sui dati concreti e sulle testimonianze dei ragazzini coinvolti". Parti intime toccate. Carezze sotto l'ombelico. Un modo di agire ripetuto. Sfiorando zone pubiche. "Per la Corte tutto quello che avviene sotto la cintura, indipendentemente dal fatto che ciò si verifichi sulla pelle nuda o meno, ha un carattere sessuale".
Lo sguardo fisso nel vuoto - Secondo la Corte è corretto affermare che verso tre ragazzini il maestro ha effettivamente commesso atti sessuali. Cade invece l'ipotesi dei 'tentativi' avanzati verso altre sei bambini. Il maestro, dunque prosciolto da alcune imputazioni, ascolta la sentenza con lo sguardo fisso nel vuoto e le gambe accavallate. Ogni tanto prende qualche appunto. La sua è una storia fatta di repressione sessuale, forse soffocata dai moralismi.
Violenze in classe - Villa fa riferimento in seguito ai modi bruschi del docente in aula. In particolare in merito ad alcuni presunti comportamenti violenti. Su alcune questioni il docente viene prosciolto, su altre è ritenuto colpevole. "Dobbiamo considerare l'impatto dell'agire del maestro sullo sviluppo dei bambini", è in sintesi il pensiero di Villa.