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LUGANO«Nessun boicottaggio di Pagani. Ma mi aveva deluso»

19.04.19 - 10:43
Edo Bobbià spiega le ragioni del suo controverso SMS al deputato: «Ero offeso! E rileggendolo mi sono anche limitato. Non lo abbiamo semplicemente incluso nell'elenco dei candidati vicini»
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«Nessun boicottaggio di Pagani. Ma mi aveva deluso»
Edo Bobbià spiega le ragioni del suo controverso SMS al deputato: «Ero offeso! E rileggendolo mi sono anche limitato. Non lo abbiamo semplicemente incluso nell'elenco dei candidati vicini»

LUGANO - I protagonisti sono tutti in vacanza. Chi ha ricevuto l’SMS incriminato, l'ormai ex deputato Giovanni Pagani, è a Singapore. Chi l’ha inviato, Edo Bobbià, si trova invece al sole di Mentone. Da dove accetta di spiegare perché il 28 febbraio scrisse al deputato Plr per annunciargli che il gruppo “Grazie Cardiocentro” non l’avrebbe più sostenuto elettoralmente… “Non ho capito il senso del tuo No (alla ricevibilità dell’iniziativa sul Cardiocentro espresso da Pagani in commissione sanitaria, ndr). Purtroppo non ti sarà indolore a livello di consensi elettorali, specie nel Luganese ma non solo”, ecco il passaggio più significativo del SMS.

«La mia versione dei fatti - risponde al telefono Bobbià - è questa. Durante la campagna elettorale Pagani mi aveva chiesto un sostegno. Gli ho spiegato che come “Amici del Cardiocentro” volevamo fare una letterina, per altro molto gentile, in cui dicevamo che i seguenti deputati si erano dichiarati vicini alla nostra causa. È l’elenco di nominativi che è stato pubblicato».

E dopo cosa è capitato?

«Dopodiché la nostra iniziativa popolare è andata avanti. Ha superato il primo scoglio del giurista del Consiglio di Stato ed è andata in commissione sanitaria. Vengo a sapere che Pagani e La Mantia (la deputata Ps, ndr) avevano votato contro la ricevibilità. Da una parte mi chiede e dall’altra mi vota contro alla prima occasione! La ricevibilità per noi era fondamentale. A che gioco stava giocando? E da lì è partito, forse un po’ ingenuamente, questo SMS, che mi lascia assolutamente tranquillo».

Qualcuno potrebbe dire chi di SMS ferisce…

«È forse l’unica volta che ho fatto un SMS. Però quella mattina eravamo in attesa di una notizia importante e sapere che c’era stata una bocciatura da parte di chi ci aveva chiesto il sostegno, si può umanamente capire la mia reazione. Che poi rileggendo ciò che ho scritto mi sono anche limitato. “Ti potrebbe costare qualcosa in termini di consenso”. Ma sottolineo che non c’è stato nessun boicottaggio del suo nome. Io facevo la campagna a sostegno di Pagani, poi è successo questo incidente che mi ha anche offeso personalmente. Ci conosciamo da tanti anni».

Il fatto di esservi spesi così tanto in campagna non è stato sbagliato?

«Ormai la campagna politica l’hanno fatta tutte le associazioni. Noi con una lettera abbiamo semplicemente indicato i candidati vicini alla nostra battaglia».

Nel SMS annunciava “lo comunicheremo ai nostri 2400 sostenitori”. Questa comunicazione c’è poi stata?

«Non è stata fatta la precisazione che lui ha votato contro. Non è stato semplicemente incluso nell’elenco dei candidati da sostenere».

Il vostro mancato sostegno può aver comportato la non rielezione di Pagani?

«È tutto da dimostrare… Capisco l’amarezza di Pagani, ma non è neanche il primo subentrante».

Dopodiché le commissioni parlamentari sono dei colabrodo. O no?

«La notizia l’abbiamo saputa. Non mi dica come. Non so a chi Pagani abbia denunciato la fuga di notizie… se mi chiamerà il partito, dirò magari che ai miei tempi scrivevo anche alle carmelitane scalze pur di essere eletto. In campagna vale un po’ tutto, ma uno guarda le segnalazioni e poi vota come crede».

L’SMS è del 28 febbraio, la lettera di Pagani all’Ufficio presidenziale di ieri. Come lo interpreta?

«Se veniva rieletto non succedeva niente».

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