Scatta l'interpellanza sui fatti avvenuti venerdì sera, durante i quali una giornalista è stata aggredita
LUGANO - Si torna a parlare dei fatti di venerdì a Molino Nuovo, dove un’esponente del gruppo di autogestiti che stava manifestando contro le misure legate al Covid-19, ha aggredito una giornalista rompendole il setto nasale.
Se ne parla ora in una interpellanza inoltrata da diversi consiglieri comunali (primo firmatario Alain Bühler, UDC) che chiedono ora al Municipio di fare chiarezza sulla manifestazione. Ad iniziare dal fatto se fosse stata autorizzata o meno. Ma non solo. Chiedono anche come mai la polizia non sia intervenuta a seguito delle chiamate da parte della giornalista e dei cittadini domiciliati nella zona. Chiedono se i manifestanti siano stati identificati e di venire informati sull’inizio e conclusione dei lavori dell’ex Macello.
Domande che riportano all’attenzione nuovamente la questione sulla presenza dei molinari. Non è il primo, e non sarà l'ultimo atto parlamentare sugli autogestiti. «Ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso - si legge nell’interpellanza - l’ultimo di una lunga lista, nel quale gli ex molinari spadroneggiano impuniti in Città, sprezzanti delle leggi e dei regolamenti, che tutti i comuni cittadini sono chiamati a rispettare, senza alcun timore di utilizzare la violenza e senza alcun rispetto per la quiete pubblica. Non solo, sui social network abbondano le foto dedicate ai vandalismi di edifici e strutture pubbliche, private e religiose, da parte degli autogestiti».
Le domande contenute nell’interpellanza:
1) La manifestazione era stata autorizzata?
2) Per quale motivo la Polizia non è intervenuta a seguito delle chiamate da parte della giornalista e dei cittadini domiciliati nella zona?
3) È confermata da parte del Municipio la presenza di agenti di polizia in borghese? In caso affermativo, quanti e di quali corpi (comunale e/o cantonale)?
4) Sono stati identificati i manifestanti? Se sì, verranno perseguiti per le loro azioni e saranno chiamati a coprire le spese di ripristino degli edifici e delle strutture imbrattate?
5) Il Municipio per quanto ancora è intenzionato ad accettare simili azioni?
6) Per quanto riguarda la convenzione in vigore tra la Città, il Cantone e gli autogestiti, è ammissibile una sua disdetta unilaterale sulla base del continuo non rispetto delle norme comunali, cantonali e federali?
7) In merito ai lavori di ristrutturazione dell’ex Macello, chiediamo al Municipio di comunicare al Consiglio comunale la roadmap per l’inizio e la conclusione dei lavori, comunicando date, azioni e termine di consegna dell’opera alla cittadinanza.