Alberto Togni, candidato del Partito comunista al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio
Si avvicina rapidamente il momento del voto. Il mio è un appello a votare convintamente la lista 5.
Non si tratta come intendono tutti gli altri partiti di delegarci il vostro potere decisionale, ma di contribuire a rafforzare anche sul piano istituzionale l’unica alternativa che con coerenza e serietà ha articolato la sua proposta attorno a tre principi cardine: Neutralità, lavoro e servizio pubblico.
Siamo in un periodo di crescente crisi sociale ed economica che, è inutile fingere, rischia di andare incontro a nuovi peggioramenti. È quindi necessario, oltre a organizzarsi prima e dopo le elezioni, anche consolidare in parlamento una forza di sinistra che con coerenza si è sempre opposta alle politiche di precarizzazione del lavoro, ai tagli alla sanità e all’istruzione, ai regali fiscali ai soli ricchi, che si è impegnata a unire le giuste lotte ambientali con le questioni sociali e del mondo agricolo e contadino.
Ci troviamo altresì dinanzi a un contesto internazionale sempre più teso. Ecco allora che serve sostenere l’unica forza politica che ha sempre saputo coniugare il dato internazionale con quello locale, che valorizzi il ruolo di una Svizzera neutrale e quindi di mediatrice e ponte fra tutte le aree del mondo, rifiutando fermamente l’esportazione di armi, l’adesione alla NATO e all’UE e l’applicazione d'inutili sanzioni dettate dagli Stati Uniti.
La sinistra tradizionale ha purtroppo strategicamente fallito: lo dimostrano oltre vent’anni di sconfitte e compromessi al ribasso, le giravolte sull’esportazione di armi, nonché la difficoltà a parlare con i lavoratori e le classi popolari.
C’è bisogno di una forza a sinistra che, anche se ancora numericamente piccola, sappia lavorare in maniera compatta e organizzata, promuovendo un’opposizione sempre propositiva capace quindi di portare a casa anche delle vittorie. Una sinistra seria, mai declamatoria, che ha sempre fatto ciò che ha detto, che non ha mai cambiato le proprie opinioni perché non piacevano ai media o perché poco paganti elettoralmente. Una sinistra quindi, davvero indipendente e proprio per questo motivo sempre affidabile e che perciò rappresenta il vero voto utile.
Per fare questo presentiamo la lista con l’età media più bassa al Gran Consiglio. Ma l’età anagrafica ci interessa solo se accompagnata dalla preparazione politica, garantita dalla continua formazione che portiamo avanti, dalla prevalenza dei nostri giovani nei ruoli dirigenziali all’interno del Partito, dalla loro attività nei consessi istituzionali e nelle lotte sul territorio. Insomma, i giovani come vetrina elettorale non ci interessano e non ci appartengono.
Aiutateci a costruire questa forza, a dare voce a chi viene sistematicamente oscurato, a contribuire al nostro pensiero autonomo.
Alberto Togni, candidato del Partito comunista al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio.