Terreni alla Maggia continuerà a esistere nei prodotti agricoli dell'azienda di Ascona
ASCONA - Dai Terreni alla Maggia nasce Cantina alla Maggia, il nuovo marchio nasce per fare sì che la cantina vitivinicola si possa distinguere dallo storico marchio che continuerà comunque a vivere nei prodotti agricoli dell'azienda di Ascona.
Così spiegano dalla Cantina: «Negli ultimi 90 anni, la nostra azienda si è continuamente trasformata per seguire le abitudini della clientela e gli sviluppi avvenuti nel settore primario. Fedeli alla nostra tradizione orientata alla ricerca e alla costante evoluzione, nel tempo abbiamo dedicato crescenti energie all’attività vinicola. Coronamento di questi sforzi è la nostra etichetta di punta, l’Ascona Riserva, un merlot in purezza che rappresenta al meglio il territorio unico sul quale lavoriamo. Il nuovo marchio Cantina alla Maggia esprime la nostra trasformazione in tenuta vitivinicola con specialità agricole – e, dal mese di aprile del 2024, permetterà alla nostra azienda di presentarsi alla clientela con una veste rinnovata».
«Con il nuovo nome vogliamo sottolineare la dedizione con cui coltiviamo i nostri vigneti e produciamo i nostri vini», spiega Simon V. Jenny, Direttore della Cantina alla Maggia, Terreni alla Maggia e del Castello del Sole Beach Resort & Spa. «Il nuovo design dell'azienda, e in particolare delle etichette, riflette l'eccellenza dei nostri prodotti – è un omaggio alla nostra crescita qualitativa e rende onore agli sforzi compiuti negli ultimi anni da tutte le collaboratrici e i collaboratori».
Il rinnovo dell'immagine avviene in uno spirito di continuità con la tradizione aziendale improntata all’agricoltura sostenibile. L'azienda assicura che in futuro manterranno una salda connessione alle radici contadine. «Per questo motivo, i nostri prodotti agricoli continueranno a essere venduti con il nome Terreni alla Maggia, omaggiando in questo modo la cura con la quale ci dedichiamo a entrambe le nostre passioni».
Accanto al lavoro sul marchio, l’evoluzione prosegue anche sul fronte tecnologico. Nella tenuta entrerà tra poco in funzione la nuova linea di imbottigliamento fornita dalla ditta italiana Alfatek; un macchinario all’avanguardia, che impiega il sistema a «doppia pre-evacuazione» e assicura così la massima qualità possibile, anche nella fase finale del processo di produzione dei nostri vini.
Verrà inoltre introdotto a fine mese un ettaro di superficie ai vigneti, con la messa a dimora di 5.500 ceppi di uve Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Sauvignon Blanc, e Petit Verdot. Un secondo vigneto sarà poi piantato nel 2025, con una selezione di vitigni Piwi, «varietà di nuova generazione, che rappresentano una possibile risposta alle sfide poste dal cambiamento climatico».